“Mancano le procedure per garantire la corretta somministrazione di pasti e alimenti in violazione al diritto alla salute”. Questa la motivazione con cui l’Asp di Palermo, alla luce della relazione consegnata dagli ispettori, che hanno effettuato un sopralluogo, ha disposto “la chiusura immediata della sala Prima Vista nell’aeroporto Falcone Borsellino”.
Gli ispettori, si legge nel provvedimento dell’Asp, contestano alla società Aviapartner handling Spa di Roma “la mancata predisposizione delle procedure di autocontrollo basate sui principi del sistema Hccp”.
“La disposizione – si legge nel provvedimento dell’Asp – potrà essere revocata, dietro predisposizione di apposita istanza, successivamente all’accertamento da parte del responsabile del procedimento dell’avvenuta eliminazione delle non conformità maggiori e dell’efficacia delle azioni correttive e preventive”.
Schifani ho chiesto i controlli all’Asp
“Ieri mattina, in transito dall’Aeroporto internazionale di Palermo “Falcone Borsellino” – dichiara il presidente della Regione – ho notato nella lounge una situazione inadeguata e potenzialmente rischiosa per la salute dei viaggiatori. Alcuni cibi cotti non apparivano freschi ma risalenti a giorni pregressi (caponata e riso), per questo ho richiesto controlli immediati all’Asp”.
La replica GESAP
GES.A.P., società di gestione dell’Aeroporto di Palermo, ha avviato un audit immediato sui servizi della Lounge “Prima Vista”, gestita da AviaPartner, a seguito delle verifiche dell’Azienda Sanitaria Provinciale.
L’iniziativa, si legge in una nota, “mira a garantire ai passeggeri un livello di servizio allineato ai più alti standard di qualità e comfort, in linea con le normative vigenti e con le migliori pratiche internazionali.
La nuova governance di GES.A.P. conferma così il proprio impegno a rendere l’esperienza aeroportuale sempre più efficiente e di eccellenza, nel quadro del piano di riorganizzazione e rilancio già in corso”.
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