“Il Governo prolunghi la sospensione delle norme previste nel decreto ‘Dignità’ e rimuova i disincentivi sui contratti a termine per evitare un’ondata di licenziamenti. È impensabile affrontare una fase caratterizzata dalla crisi della domanda e dal crollo dei consumi senza un’adeguata flessibilità nel mercato del lavoro. Occorre pertanto evitare che una volta scaduto il termine, un datore di lavoro si trovi costretto a non rinnovare il contratto ad un dipendente assunto a tempo determinato per effetto del limite delle causali stabilito dalla legge. È necessario, pertanto, un intervento urgente del legislatore al fine di evitare nuovi licenziamenti a catena con effetti sociali devastanti. L’occupazione si salvaguarda mediante politiche attive, sgravi fiscali a favore di chi assume e incentivi alle imprese, non imponendo ulteriori ostacoli alla libera iniziativa economica”. Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito alla necessità di rimuovere i vincoli sui contratti a tempo previsti nel decreto ‘Dignità’.
Ars, il passaggio di Marianna Caronia dalla Lega a Noi moderati: "Contrasto al divario territoriale"
di Redazione
"C’era una divisione su tante idee e la distanza era troppa" ...