Caporalato e illegalità nelle campagne in Sicilia: "Sconcertante" - QdS

L’economia agricola siciliana in mano alla criminalità: “Quadro sconcertante”

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L’economia agricola siciliana in mano alla criminalità: “Quadro sconcertante”

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venerdì 23 Settembre 2022

Le misure cautelari eseguite dalla Digos nell'operazione a Caltanissetta mettono nuovamente al centro del dibattito il tema del caporalato e dell'illegalità nelle campagne siciliane: nota Cgil e Flai.

Illegalità diffusa nelle campagne in Sicilia, soprattutto a causa dei diversi casi di caporalato, lavoro “nero” e sfruttamento.

A denunciarlo, ancora una volta e tramite una nota congiunta che commenta l’ultima operazione della Digos a Caltanissetta, Cgil e Flai Sicilia.

Sicilia, caporalato e illegalità diffusa nelle campagne: “Sconcertante”

“Il quadro di illegalità diffusa nelle campagne che sta emergendo in questi giorni è sconcertante. Si confermano le nostre denunce, ma anche il fatto che evidentemente le misure di prevenzione adottate non sono sufficienti”. Questo si legge nella nota congiunta di Cgil e la Flai siciliane dopo l’operazione della Digos di Caltanissetta, che ha portato a 10 misure cautelari per sfruttamento di braccianti e intermediazione illecita di manodopera.

“Alle forze dell’ordine va il nostro plauso”, commentano i segretari generali Alfio Mannino e Tonino Russo. “L’operazione segue peraltro gli arresti di ieri tra Enna e Agrigento per truffa all’Ue e l’emergere delle intimidazioni a scopo di estorsione nelle campagne di Agrigento, con il taglio dei vigneti.

“È evidente – sottolineano i due esponenti sindacali – che la lotta all’illegalità non può essere esperita solo sotto la forma della repressione. Chiediamo che siano subito assegnati in Sicilia gli ispettori del lavoro del concorso nazionale, come da accordo Stato-Regione già siglato. Inoltre di rendere pienamente operativo il tavolo contro il caporalato che si è insediato a luglio, creando un coordinamento tra le forze in campo. Ma anche di fare decollare la rete del lavoro agricolo di qualità e di costruire nell’ambito del Piano di sviluppo rurale percorsi per valorizzare le aziende sane”.

“La fetta di economia agricola in mano alla criminalità è grande, chiediamo già da ora a quello che sarà il nuovo Governo di fare quanto più possibile in tema di controlli, con grande attenzione sulle nuove risorse che arriveranno in Sicilia affinché servano allo sviluppo della nostra regione e non a foraggiare mafia e criminalità”, si legge nella fase conclusiva della nota.

Immagine di repertorio

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