Sanità

Carabiniere ucciso, i funerali a Somma Vesuviana

Sono previsti per questa mattina, alle 12, a Somma Vesuviana (Napoli) i funerali di Mario Cerciello Rega, il vicebrigadiere ucciso il 26 luglio a Roma con undici coltellate e già dalle nove del mattino ha cominciato a riempirsi la chiesa di Santa Croce di Santa Maria del Corso: decine di persone, amici e conoscenti del militare, hanno già preso posto tra i banchi della chiesa, retta dai Francescani.

All’esterno sono allineate le corone di fiori del Presidente della Repubblica, dei Presidenti del Senato e della Camera, della Ministro della Difesa, del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri e della Compagnia Roma Centro, alla quale apparteneva il militare.

Il picchetto di onore dei Carabinieri, in alta uniforme, renderà gli onori a Cerciello Rega.

La cerimonia funebre sarà officiata dall’Ordinario militare Mons. Santo Marcianò.

Sono presenti anche i componenti dell’associazione cavalieri di Malta della quale Cerciello Rega faceva parte per svolgere attività di volontariato.

I commercianti del paese hanno esposto decine di bandiere dell’Italia per rendere omaggio al militare e il sindaco di Somma Vesuviana ha disposto il lutto cittadino.

Ieri nella Camera ardente, a Roma, in Piazza del Monte di Pietà, anche il premier Giuseppe Conte era presente per rendere omaggio Mario Cerciello Rega.

“La vita spezzata di Mario – ha detto Conte – è una profonda ferita per tutti noi”.

La moglie Rosa Maria ha vegliato il feretro del marito, con gli occhi gonfi di lacrime.

Intorno a lei, immobile nel suo dolore, il viavai delle migliaia di persone e appartenenti alle forze dell’ordine che sono venuti a dare l’ultimo saluto al vice brigadiere. Hanno reso omaggio a Cerciello anche il premier Conte e la sindaca Raggi. Seduti accanto al feretro anche la madre del vicebrigadiere, la sorella e il fratello.

Intanto è emerso dall’autopsia che sono state undici, e non otto come sembrava, le coltellate inferte al vicebrigadiere, morto a causa della forte emorragia.

E’ stato inoltre individuato dai carabinieri il pusher che ha venduto aspirina al posto della droga ai due californiani.

Si tratterebbe di un italiano.

Sono in corso accertamenti anche sulla posizione di Sergio B., l’uomo derubato che quella sera diede l’allarme al 112.

Saranno indagati per reati di droga.

A quanto ricostruito, l’uomo accompagnò personalmente i ragazzi dal pusher.