La Caravella Portoghese torna a occupare i mari della Sicilia, ecco come comportarsi in caso di avvistamento e come distinguerla dalle meduse
Si moltiplicano in questi giorni, lungo le coste italiane, gli avvistamenti della cosiddetta Caravella Portoghese (Physalia physalis), specie marina particolarmente pericolosa per i bagnanti.
Il primo caso è avvenuto nei giorni scorsi a Chiavari, in Liguria. Da quel momento sono stati sempre più numerosi gli esemplari identificati in acqua, fino ad arrivare in Sicilia.
Ma la Caravella Portoghese è veramente così nociva per l’uomo? E cosa bisogna fare in caso di avvistamento?
Caravella Portoghese, le sue origini
La Caravella Portoghese sembra avere origine dall’Oceano Atlantico e sarebbe presente nel mar Mediterraneo già a partire dalla metà dell’800, quando furono documentati i primi avvistamenti.
Non si tratta, quindi, di una “novità” per le nostre acque nonostante non sia mai riuscita a proliferare a causa della differenza di temperature tra i mari.
Come riconoscere una Caravella Portoghese
Simile a una medusa, la Caravella Portoghese è in realtà un sifonoforo, ossia una colonia di grandi dimensioni di polipi.
Essa è dotata da una sacca galleggiante piena di gas e le dimensioni del suo “corpo” sono comprese tra i 9 e i 30 centimetri.
I suoi colori possono variare tra il blu, il rosa, il marrone e il malva ma, nonostante il suo aspetto per certi versi affascinante, è consigliabile starne lontani.
Caravella Portoghese, gli effetti della puntura
La sua puntura, infatti, può causare forti dolori, spasmi muscolari, svenimenti, disturbi respiratori, vomito e forte cefalea. A provocare queste reazioni sono i numerosi tipi di veleno (ne sono stati riconosciuti almeno 10) presenti nei tentacoli.
Fortunatamente, l’incontro con una Caravella Portoghese non risulta essere spesso fatale. Ciononostante, le piaghe che essa è capace di causare non guariscono in tempi brevi e, a volte, possono anche lasciare delle cicatrici.
Caravella Portoghese, come comportarsi in caso di avvistamento
Nell’eventualità di un avvistamento di una Caravella Portoghese, la sua presenza va segnalata in tempi rapidi all’Area Marina Protetta di competenza o all’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) all’indirizzo mail alien@isprambiente.it allegando foto e video.
In sintesi, dunque, niente allarmismo ma massima attenzione al fine di evitare brutte sorprese.