Si registra un nuovo balzo, +6 cent al litro, questa mattina per i prezzi consigliati dei carburanti dei maggiori marchi. A spingere sono i timori di carenze di prodotti raffinati causati dall'embargo
Nonostante lo stop sulle accise, prezzi dei carburanti sempre più cari, con quota 2 euro ormai ‘riconquistata’. Infatti, come segnala Staffetta Quotidiana, si registra un nuovo balzo questa mattina per i prezzi consigliati dei carburanti dei maggiori marchi, sulla scia del forte rialzo delle quotazioni internazionali dei prodotti raffinati registrato ieri, mentre il Brent è stabile a 120 dollari al barile.
A spingere sono i timori di carenze di prodotti raffinati conseguente all’embargo petrolifero nei confronti della Russia.
La rilevazione di Staffetta Quotidiana mostra che questa mattina Eni ha aumentato di cinque centesimi al litro i prezzi consigliati della benzina e del gasolio mentre per IP si registra un rialzo di un cent/litro su entrambi i prodotti: pesanti ritocchi anche per Q8 (+4 cent/litro) e soprattutto per Tamoil (+6 cent/litro).
Il dato non si è ancora riflesso sulle medie rilevate ieri dall’Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico che vedono la benzina self service a 1,966 euro/litro (invariato, compagnie 1,967, pompe bianche 1,963), il gasolio a 1,876 euro/litro (invariato, compagnie 1,880, pompe bianche 1,866), il Gpl servito a 0,831 euro/litro (invariato, compagnie 0,839, pompe bianche 0,821), il metano servito a 1,828 euro/kg (invariato, compagnie 1,882, pompe bianche 1,787), il Gnl a 2,034 euro/kg (-2, compagnie 2,068 euro/kg, pompe bianche 2,009 euro/kg).