''Vorremmo sapere e capire se all'interno della filiera dei carburanti ci siano cartelli''. Lo dice il presidente di Federcontribuenti.
”Vorremmo sapere e capire se all’interno della filiera dei carburanti ci siano cartelli, accordi o altre strategie vietate dalla legge tese a far salire immotivatamente i listini di benzina e gasolio alla pompa in modo particolare sulle autostrade e sempre a ridosso delle vacanze estive. Sono salassi che colpiscono le famiglie che con tanti sacrifici vogliono ritagliarsi un periodo di riposo altrimenti possiamo ben dire che i ‘cartelli’ si mangiano i soldi degli italiani”. Lo afferma il presidente di Federcontribuenti, Marco Paccagnella secondo il quale ”sarebbe il caso che la Guardia di Finanza torni ad indagare come ha fatto mesi fa con gli altri aumenti con la scusa dell’accise”.
“Sappiamo benissimo- continua Paccagnella – che l’incremento dei prezzi sembra non rispondere all’andamento delle quotazioni petrolifere che sono in continuo ribasso. È una vera e propria speculazione – sottolinea – considerando, inoltre, il ruolo dei broker. Ecco – conclude – anche una indagine su alcuni di questi ultimi: un accertamento sui dati riguardo la vera quantità di carburante stoccata per manipolare i prezzi”.