Da 56 mila a 63 mila detenuti, con uno sforamento della capienza regolamentare passato da +5 mila unità a quasi +12 mila. È l’incremento registrato tra ottobre 2022, quando il Governo Meloni si è insediato a Palazzo Chigi, e il 31 agosto scorso. E questo, nonostante il cosiddetto “Decreto Carceri” (Decreto legge 4 luglio 2024, n. 92; convertito dalla legge 8 agosto 2024, n. 112, entrata in vigore il giorno successivo) aveva peraltro l’obiettivo di ridurre il numero di cittadini presenti all’interno degli istituti penitenziari italiani.
A fornire i dati è lo stesso Ministero della Giustizia attraverso i report che mettono in evidenza, per singola regione, il numero di istituti presenti sul territorio, di detenuti uomini o donne in questi contenuti, la provenienza e lo status, nel caso in cui questi siano in regime di semilibertà. Come raccontano i recenti fatti di cronaca, il clima a livello nazionale resta esasperato.
L’ultimo anno la dice lunga sulla misura che il Governo ha introdotto per fronteggiare il fenomeno del sovraffollamento e che solo a luglio scorso ha visto un concreto passo avanti…

