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Carceri: situazione critica in sei regioni. Allarme ambientale e igienico-sanitario

Carceri: situazione critica in sei regioni. Allarme ambientale e igienico-sanitario
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La Corte dei Conti: sovraffollamento critico negli istituti di Lombardia, Puglia, Campania, Veneto e Sicilia

ROMA – “Situazioni critiche di sovraffollamento carcerario che – soprattutto in Lombardia, Puglia, Campania, Lazio, Veneto e Sicilia – assumono contorni ai limiti dell’emergenza” e l’urgenza, ormai non più rinviabile, di mettere in atto interventi finalizzati a migliorare le condizioni “ambientali, igienico-sanitarie e di trattamento all’interno degli istituti”. Queste le durissime parole con cui la Corte dei Conti ha fatto il punto sullo stato di attuazione del cosiddetto Piano carceri, uno strumento che fino a oggi non è riuscito a dare quelle risposte di cui c’era bisogno.

Il Governo nazionale sembra essere consapevole della situazione, tanto che nei mesi scorsi ha nominato un commissario straordinario, Marco Doglio, per l’Edilizia penitenziaria. E sul tema della detenzione, nei giorni scorsi, ha detto la sua anche il ministro della Giustizia, Carlo Nordio: “La funzione rieducativa della pena si attua tramite due elementi: il lavoro e l’attività fisica. Puntare sull’attività lavorativa per chi sconta una pena significa diminuire le tensioni in carcere, imparare una professione e individuare aziende pronte ad assumere i detenuti appena liberati”.

“Stiamo lavorando per inserire i detenuti subito nella società, equamente retribuiti, per non correre il rischio di rientrare in quella ‘cultura dello scarto’ di cui parlava Papa Francesco. Vi è circa il 20% di persone detenute in attesa di giudizio…

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