Una manifestazione di fronte la Casa circondariale di piazza Lanza di Catania, per manifestare sulla situazione nelle carceri italiane.
Una “fiaccolata per la libertà” per far luce sulla critica situazione nelle carceri italiane.
Alle ore 19.00 di domenica 1 gennaio, si terrà una manifestazione di fronte la Casa circondariale di piazza Lanza di Catania, per manifestare in merito alla tragica situazione nelle carceri italiane e per accendere i riflettori sul “caso Cospito”, anarchico al 41bis in sciopero della fame da oltre sessanta giorni, ed a rischio di vita.
Lanciata dal gruppo facebook “Amici e parenti dei detenuti”, sono già diverse le sigle che hanno scelto di sottoscrivere l’appello e partecipare. Nello specifico le rivendicazioni della fiaccolata comprendono cinque punti:
I motivi della protesta
Il caso Cospito. Da oltre 60giorni Alfredo Cospito ha avviato lo sciopero della fame, e ogni giorno rischia di essere il suo ultimo giorno. Lo sciopero riguarda la scelta della magistratura di metterlo al 41bis, in quanto anarchico, e ritenuto a capo di una vasta organizzazione. Accusato di strage senza aver ferito né ucciso nessuno, punito, come si legge persino nelle motivazioni delle sentenze, perché mai pentito dei suoi ideali.-La vera strage. Le carceri italiane segnano un nuovo record: 82 suicidi nel 2022, un morto ogni 4 giorni. Sono dati allarmanti, che non possono essere considerati “anomalie”, ma problemi sistemici.
Le violenze. Continuamente vengono a galla casi di abusi e violenze degli agenti sui detenuti, come il recente caso di Santa Maria Capua Vetere. Violenze spesso impunite. Per ognuna che esce sui giornali, centinaia rimangono celate, serve sostegno per dare la forza ai detenuti e alle detenute di denunciare gli abusi.
Il sistema carcere. Dimostrato da ogni statistica oltre che dall’evidenza dei fatti, il sistema carcerario risulta inutile e dannoso ai fini della società. Un problema da superare, più che una soluzione. Come farlo si può capire solo mettendone in discussione strutturalmente la forma.
La norma del 41Bis. Come recentemente espresso da diversi giuristi si tratta di una norma di natura emergenziale resa ormai stabile il cui obiettivo è, oggi più che mai, mera punizione e afflizione. Per come è concepito e attuato tale regime è vendetta di Stato, è tortura. È interruzione dello stato di diritto.
Saranno quindi simbolicamente le fiaccole a portare luce sulle istanze portate in piazza.