Il sindaco Salvuccio Messina ha chiesto all’Asp un intervento: derogato temporaneamente il limite massimo di 1.800 assistiti in attesa della copertura dei posti vacanti
PIETRAPERZIA (EN) – Il tema della sanità e in particolare quello dei medici di famiglia è sempre stato molto delicato per i piccoli comuni dell’entroterra siciliano, a causa della carenza di strutture e soprattutto della difficoltà di reperire personale. Una situazione che nelle ultime settimane ha colpito anche Pietraperzia, dove il sindaco Salvuccio Messina si è ritrovato a dover fronteggiare una grossa carenza di medici di base all’interno dei confini comunali, venutasi a creare con la cessazione del servizio da parte di tre medici per raggiungimento dell’età pensionabile.
Il primo cittadino del Comune ennese infatti, nei giorni scorsi ha affrontato il tema nel corso di una riunione congiunta con il direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Enna, Francesco Iudica, e il direttore delle Cure primarie Franco La Tona, tenutasi presso gli uffici dell’Asp. Nel corso dell’incontro Messina ha evidenziato tutte le problematiche e i disagi che tale mancanza di personale medico ha causato per i cittadini di Pietraperzia, chiedendo un intervento da parte dei dirigenti medici.
Un’altra riunione si è poi svolta nei giorni a seguire nella sede della Rsa Flavia Martinez, dove era presente una rappresentanza del Comune composta dal primo cittadino, dal presidente del Consiglio comunale Giuseppe Micciché e dall’assessore Lorenza Nicoletti, oltre che il direttore di Distretto di Piazza Armerina, Rosaria Colletto. Proprio quest’ultima ha comunicato ai rappresentanti del Comune che nonostante l’attenzione prestata dagli organi preposti dell’Asp di Enna, a causa della carenza di medici, non è stato possibile ricoprire i posti mancanti, malgrado la richiesta pubblicata con bando all’Assessorato regionale, non potendo neanche affidare un incarico temporale per l’indisponibilità dei medici.
L’Asp di Enna ha pertanto, nelle more dell’espletamento delle procedure atte a ricoprire i posti lasciati liberi dai medici di famiglia andati in pensione, autorizzato i tre medici di base attualmente in servizio nel Comune di Pietraperzia, a derogare dal massimale di scelta fino a 1.800 assistiti, cercando una soluzione temporanea al grosso disagio dei cittadini.
“L’Amministrazione comunale – ha dichiarato il sindaco di Pietraperzia Salvuccio Messina – si è subito premurata per far sì che il disagio potesse essere risolto dall’Asp di Enna. L’enorme carenza di personale, presente in tantissimi presidi medici della penisola, ci ha però costretto a tamponare la situazione con interventi temporanei ma volti a mantenere un servizio dignitoso per tutti i cittadini”.
“Ci auguriamo – ha infine concluso Messina – che l’Asp e tutti gli Enti preposti, possano risolvere il problema velocemente così da ritornare ad avere un servizio medico efficiente per tutti i cittadini che ne hanno bisogno”.