Carenze igienico sanitarie, chiuse case di riposo a Pachino e Scicli

Carenze igienico sanitarie, Nas chiudono tre case di riposo a Pachino e Scicli

Carenze igienico sanitarie, Nas chiudono tre case di riposo a Pachino e Scicli

Redazione  |
venerdì 25 Agosto 2023

Proseguono le ispezioni a strutture ricettive dedicate all’ospitalità di persone anziane e fragili, case di riposo e residenze assistenziali

Dopo la chiusura delle case di riposo abusive di Siracusa, Avola (SR), Carlentini (SR), Melilli (SR) e Rosolini (SR), proseguono da parte dei carabinieri le ispezioni alle strutture ricettive dedicate all’ospitalità di persone anziane e fragili, quali case di riposo, case famiglia e residenze socio assistenziali.

I controlli dei carabinieri

Nell’ambito dei servizi predisposti dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, i militari del NAS di Ragusa hanno controllato una struttura di Pachino per la quale il responsabile non ha saputo fornire alcuna documentazione necessaria. Infatti, da ulteriori accertamenti svolti presso gli enti competenti, la casa di riposo è risultata completamente sprovvista di tutti i titoli autorizzativi. Per tali motivi il sindaco ha ordinato la chiusura, lo sgombero e la sistemazione degli ospiti presso le famiglie di origine o in altre strutture autorizzate. Il provvedimento si è reso necessario poiché la struttura socio assistenziale, oltre a risultare sprovvista di tutte le autorizzazioni necessarie al funzionamento, non rispettava i requisiti organizzativi e funzionali previsti dagli standard sanciti dalla normativa di riferimento.

Sospese due strutture a Scicli

Nel corso di analoghi controlli, i carabinieri del NAS di Ragusa hanno controllato due strutture di Scicli, rilevando importanti carenze igienico – sanitarie e strutturali, la mancata attuazione delle procedure di autocontrollo e il mancato rispetto dei requisiti organizzativi e funzionali previsti dagli standard sanciti dalla normativa di riferimento, per cui il Sindaco ha ordinato l’immediata sospensione delle attività.
Ai titolari delle tre strutture sono state, inoltre, contestate sanzioni amministrative per l’ammontare complessivo di 12.186 euro.

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