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Cargo greco Niki in pericolo: il naufragio imminente alla Secca della Formica

Mauro Seminara
Mauro Seminara

La piccola nave cargo greca Niki, 45 metri di lunghezza, in mare dal 1993, che la notte tra il 10 e l’11 settembre sta per affondare. La nave non ha evitato la insidiosa “Secca della formica”, u a escrescenza rocciosa che da fondo del mare, in quel punto profondo circa 50 metri, si erge fino quasi alla superficie del mare. La secca è segnalata su tutte le carte nautiche, ma il piccolo cargo ci si è incagliato la notte tra mercoledì e giovedì.

L’intervento della Capitaneria di Porto

La Capitaneria di Porto ha immediatamente assunto il coordinamento dell’evento Sar, seguendo le operazioni con l’ufficio di Porticello ed il coordinamento del Comando provinciale di Palermo. Il comandante in della Capitaneria di Porto, il Capitano di vascello Michele Maltese, ha seguito personalmente sin dal primo momento la situazione in quel tratto di mare che da agosto dello scorso anno sembra attirare guai.

Una zona già segnata da tragedie

La Secca della formica si trova infatti a brevissima distanza dal punto in cui ad agosto del 2024 è naufragato il panfilo Bayesian con il suo carico di vittime e dove successivamente ha perso la vita anche un sommozzatore dell’impresa londinese che doveva recuperare il relitto.

Il rischio ambientale

Adesso il cargo con bandiera della Grecia, incagliato da tre giorni sullo sperone sommerso, dopo aver imbarcato acqua e perso la precaria stabilità che lo teneva a galla sulla secca, si è riverso sul fianco e sta per affondare. Nel caso, causando anche un grave danno sul piano ambientale ad un tratto di costa siciliana già messa a dura prova nell’ ultimo anno.

I tentativi di salvataggio

Sul posto il rimorchiatore Sea Dream ed altre imbarcazioni, hanno tentato di garantirne il galleggiamento, ma invano. Oggi pomeriggio le motovedette della Capitaneria di Porto sono intervenute a sirene spiegate per evacuare la nave e fare allontanare tutti. L’inabissamento, in ultimo aggiornamento del nostro giornale, sembra ormai ineludibile.