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Da chi spaccia droga a chi fugge con l’auto rubata, due arresti nel Palermitano

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Da chi spaccia droga a chi fugge con l’auto rubata, due arresti nel Palermitano

Redazione  |
mercoledì 30 Novembre 2022

Ore impegnative per i carabinieri a Carini e dintorni, dove sono stati assicurati alla giustizia due individui in distinti interventi.

I carabinieri della Compagnia di Carini, hanno tratto in arresto un 41enne del luogo, noto alle forze dell’ordine, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

I militari, nel corso di una capillare attività antidroga, hanno perquisito l’abitazione dell’uomo, il quale è stato trovato in possesso di circa 70 dosi di crack destinate verosimilmente alla vendita al dettaglio. A casa dell’indagato sono stati inoltre rinvenuti degli strumenti idonei alla pesatura e al confezionamento, nonché la somma in contanti di 400 euro ritenuti provento dell’illecita attività.

L’arrestato, su disposizione del Pubblico Ministero, è stato ristretto presso il proprio domicilio in regime di arresti domiciliari. Quanto recuperato è stato posto sotto sequestro e la sostanza stupefacente trasmessa al competente Laboratorio di analisi del Comando Provinciale di Palermo per le rituali verifiche qualitative e quantitative.

Il Giudice per le Indagini Preliminari di Palermo ha convalidato l’arresto, il presunto reo ha patteggiato la pena ed è stato condannato a un anno di reclusione e 2mila euro di multa.

L’arresto del ladro d’auto

In una diversa operazione, a Villagrazia di Carini, nell’ambito di un mirato servizio di contrasto dei reati predatori ed in particolare dei furti di autovetture, il Nucleo Operativo Radiomobile e i militari della Stazione, hanno arrestato un 21enne palermitano.

L’indagato, è stato sorpreso dai carabinieri nei pressi di una discoteca, intento a forzare un’autovettura a bordo della quale, successivamente, tentava di darsi alla fuga. L’uomo, dopo aver impattato con il veicolo rubato contro un muro, provava ad allontanarsi a piedi, tuttavia il tempestivo intervento degli operanti ha consentito di bloccare il soggetto traendolo in arresto nonché di restituire l’autovettura al proprietario.

Anche in questo caso, su disposizione del Pubblico Ministero competente, l’indagato in attesa dell’udienza di convalida è stato sottoposto agli arresti domiciliari. Il Giudice per le indagini di Palermo ha convalidato l’arresto, applicando la misura cautelare degli arresti domiciliari.

È obbligo rilevare che l’odierno indagato è, allo stato, solamente indiziato di delitto, pur gravemente, e che la sua posizione sarà definitivamente vagliata giudizialmente solo dopo la emissione di una sentenza passata in giudicato in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza

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