Carini è assetata, condotte a pezzi e boom demografico - QdS

Carini è assetata, condotte a pezzi e boom demografico

Vincenza Grimaudo

Carini è assetata, condotte a pezzi e boom demografico

sabato 13 Novembre 2021

Confronto tra Comune ed enti gestori del servizio idrico per provare a risolvere il problema. Il sindaco Monteleone: “In attesa della ristrutturazione della rete ho chiesto cronoprogramma dei lavori”

CARINI (PA) – Sono esasperati i cittadini di Carini. Costretti spesso nel corso dell’anno a dover fronteggiare l’emergenza idrica. E non per colpa della siccità, che fa calare il livello delle sorgenti; spesso non è nemmeno colpa delle pur esistenti reti colabrodo. Incredibile da dirsi ma questo perdurare della cronica carenza d’acqua è collegato all’aumento dei residenti e alla conseguente mancata programmazione di nuove fonti di approvvigionamento.

In pratica stessa quantità d’acqua ma da spartire con migliaia di cittadini in più. È emerso nel corso di un confronto che si è tenuto tra l’Amap, la Sori, entrambe società che gestiscono il servizio idrico in città, l’Ati idrico e il Comune. Sono stati gli stessi vertici della municipalizzata a evidenziare che allo stato attuale vi sono delle forti criticità che sono frutto di queste due distinte questioni, l’aumento per l’appunto demografico ma anche le cattive condizioni delle condotte.

Da una parte c’è un incredibile aumento di residenti, stimato dall’Amap addirittura in circa mille persone l’anno. Questo ovviamente comporta la necessità di un maggior fabbisogno idrico a Carini. C’è poi l’eterno problema delle condotte vetuste, in alcuni casi vecchie anche da mezzo secolo. Le frequenti rotture finiscono per disperdere importanti risorse idriche e di conseguenza l’apporto nelle abitazioni non è efficiente. Amap ha comunque evidenziato che molti lavori sono stati fatti proprio per migliorare l’infrastrutturazione.

Soltanto in questo 2021 è stato portato un resoconto di ben 170 interventi sulla rete idrica comunale, segno di una vetustà e inadeguatezza delle condotte che in realtà andrebbe rifatte del tutto. Tra le aree oggetto di intervento la via Marcianò e le zone limitrofe, oltre che il potenziamento dell’adduttore al serbatoio idrico di Villagrazia: in entrambi i casi si sono risolte del tutto le ultra decennali criticità di approvvigionamento.

Inoltre sono prossimi i lavori del prolungamento della condotta derivata dall’adduttore Jato dall’appresamento di via Ponticelli al serbatoio Sofìa: questo dovrebbe consentire un maggiore apporto idrico e una migliore qualità dell’acqua nel centro storico di Carini. Oltretutto l’Amap ha assicurato che sta redigendo dei progetti di ristrutturazione dell’intera rete idrica e in tal senso si vuol puntare forte all’idea di agganciare i fondi del Pnrr.

“Nell’attesa della ristrutturazione dell’intera rete – afferma il sindaco Giovì Monteleone – ho insistito per avere un cronoprogramma dei lavori di ristrutturazione delle reti dove si registrano maggiori criticità e un immediato intervento nei casi di urgenza. Il responsabile territoriale mi ha assicurato che quanto prima mi consegnerà il calendario dei lavori e le zone d’intervento. Si è anche convenuto di attuare una proficua collaborazione, nell’interesse degli utenti, tra Amap e Sori nell’attesa della transizione dell’acquedotto Sori al gestore unico Amap”.

In previsione anche la riapertura dello sportello Amap a Carini prossimamente. Intanto per eventuali segnalazioni di disservizi si potrà chiamare il numero verde dedicato Amap 800/050911 o fare riferimento al sito ufficiale Amap https://www.amapspa.it/it/segnalazioni/.

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