L'istituto a febbraio ha realizzato un’attività di sensibilizzazione sui principi del corretto e responsabile utilizzo della rete
Bullismo e cyberbullismo sono stati i temi al centro di un incontro tra gli alunni dell’istituto comprensivo statale ‘Calderone-Torretta’ di Carini (Palermo) e i carabinieri. In occasione della settima edizione del ‘Mese per la sicurezza in rete’, promosso dal ministero dell’Istruzione e del merito e dal progetto ‘Generazioni Connesse’, l’istituto a febbraio ha realizzato un’attività di sensibilizzazione sui principi del corretto e responsabile utilizzo della rete e degli strumenti tecnologici, conclusasi con l’incontro con il personale dell’Arma. In Aula magna il tenente Marco Saccà, comandante del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Carini, accompagnato dal maresciallo ordinario Francesco Di Cristo, ha evidenziato come “quando si parla di differenze fra bullismo e cyberbullismo in realtà siano i mezzi e i modi a cambiare, ma non il fine, che è la violenza, cioè tutto ciò che intenzionalmente fa male all’altro: fisicamente, emotivamente, moralmente, direttamente e indirettamente”.
Proiettate diapositive in aula
“Il bullismo si definisce come violenza perpetuata, in una condizione di disparità fra le parti, in cui una prevarica l’altra senza che quest’ultima abbia la possibilità di liberarsi dalla propria condizione – ha sottolineato -. Ruolo non marginale è assunto da chi sta a guardare e non interviene in alcun modo”. Tra le diapositive proiettate in aula, una in particolare riportava un pensiero espresso da Martin Luther King: “Ciò che mi spaventa non è la violenza dei cattivi ma l’indifferenza dei buoni”. Con gli studenti i carabinieri hanno approfondito il concetto di responsabilità, l’importanza della tutela della dignità propria e altrui, del rispetto reciproco, dell’empatia e della vicinanza alle persone più fragili.