Parte il progetto nazionale PEPE: “Promuovere Engagement di comunità contro la Povertà Educativa”
Ha preso il via – con un incontro nazionale tenutosi presso la sede di Caritas Italiana a Roma il 22 novembre – il progetto PEPE – “Promuovere Engagement di comunità contro la Povertà Educativa”, che è coordinato da Caritas Italiana e ha il sostegno di UniCredit.
Pensato quale “opera segno” per affrontare la povertà educativa in tutte le sue forme, il progetto PEPE intende contribuire a sviluppare sistemi territoriali di contrasto alla povertà minorile, che pongano al centro i giovani, in un’ottica di comunità educante e di welfare generativo. Un’attenzione specifica sarà dedicata ai NEET, ossia a quei giovani che non studiano, non lavorano né sono in formazione (dall’acronimo inglese di “Not [engaged] in Education, Employment or Training”).
La fase di sperimentale di avvio, della durata di 18 mesi, si articolerà in diverse iniziative in cinque diocesi italiane – al Sud Caltanissetta, al Centro Roma, nel Nord Italia Mantova, Pavia e Modena – con l’intento di sviluppare buone pratiche replicabili in tutto il Paese.
Come funziona il progetto
Il progetto propone un modello di azione basato sull’incontro con ragazzi in situazioni di disagio non conclamato in un’ottica di prevenzione, sull’educativa di strada e tra pari, prevede il protagonismo e la partecipazione attiva dei giovani, la personalizzazione degli interventi di accompagnamento, la costruzione e la scommessa su una comunità capace di essere “educante”.
“Con questo progetto – sottolinea il Direttore di Caritas Italiana, don Marco Pagniello – vogliamo pensare ragazzi e giovani come protagonisti della loro vita, aiutarli ad abitare la propria storia anche quando ciò può essere faticoso e a vivere i propri sogni. Per fare tutto questo è fondamentale che ci sia una comunità educante, che si assuma questa responsabilità. Per questo il progetto si declina in territori concreti, nei quali le cinque Caritas diocesane coinvolte sono chiamate a sviluppare di percorsi in base al proprio contesto, con l’impegno di Caritas Italiana di collegarli attraverso lo sviluppo di una comunità di pratiche e la scelta di linee di azione comuni: educativa di strada, coinvolgimento della comunità che educa, percorsi personalizzati”.
Il ruolo di Unicredit
Remo Taricani, Deputy Head of Italy di UniCredit, ha dichiarato: “Siamo orgogliosi di affiancare Caritas nella realizzazione di questo progetto che intende rispondere in modo articolato e sostenibile ai diversi bisogni della povertà educativa. Il programma che lanciamo oggi propone un’ampia progettualità per fornire l’aiuto più idoneo alle diverse comunità locali in base ai loro bisogni specifici. Come banca vogliamo agire come motore di crescita collettiva e contribuire allo sviluppo dei nostri territori e delle loro persone. Il nostro obiettivo è consentire alle comunità di progredire e il progetto PEPE va esattamente in questa direzione, perché l’educazione è uno dei fattori determinanti della sostenibilità. L’istruzione è un catalizzatore di sviluppo, è un elemento chiave nella lotta contro le disuguaglianze e nella riduzione della povertà, è il motore essenziale per un futuro migliore e più sostenibile. Il nostro sostegno al progetto, attraverso il Fondo Carta Etica di UniCredit con cui già da anni destiniamo risorse a diverse iniziative di solidarietà su tutto il territorio, rientra nel più ampio focus del Gruppo verso la formazione e i giovani, aspetti fondamentali per il benessere individuale e la prosperità collettiva e per promuovere il progresso sociale ed economico a lungo termine. L’attenzione di UniCredit ai temi sociali è infatti centrale, tanto che a livello di Gruppo nel 2022 abbiamo investito 36,5 milioni di euro in iniziative sociali e filantropiche, di cui 8 milioni proprio a favore di istruzione e giovani”.