Il direttore del Quotidiano di Sicilia, Carlo Alberto Tregua, è stato ospite in collegamento con Tg3 Linea Notte, trasmissione condotta da Maurizio Mannoni e andata in onda su Raitre nella notte tra il 14 e il 15 aprile.
Argomento di apertura la mancata riforma delle pensioni in Italia e le proteste che stanno infiammando la vicina Francia, con migliaia di cittadini in piazza contro le decisioni del Governo Macron.
“Il sistema pensionistico tra entrate e uscire reggerà nel futuro? Sarà in condizione di dare ai giovani, futuri pensionati, il giusto assegno pensionistico? In Francia hanno affrontato il problema con decisione, perché il sistema con l’età a 62 anni non reggeva, quindi hanno dovuto modificare il limite a 64 anni. Le proteste secondo me non sono contro la riforma, bensì contro Macron perché in Francia viene eletto un presidente che rimane comunque in sella per cinque anni”, ha osservato Tregua.
“In Italia la situazione è simile. Oggi l’INPS eroga circa 320 miliardi di assegni pensionistici ma incassa contributi per 70 miliardi in meno. La fiscalità generale deve immettere tutta la differenza. Questo sistema continua a peggiorare di anno in anno. I giovani quindi, quando percepiranno la pensione, che assegno riceveranno in misura ai contributi pensati? Bisogna ragionare in termini concreti e guardare al futuro. Vi è anche un’evasione contributiva enorme, di circa 20 miliardi”, ha aggiunto ancora il direttore del Quotidiano di Sicilia.
Poi un commento sulla vicenda di Jack Teixeira, la “talpa” statunitense che avrebbe violato la legge sullo spionaggio negli USA, con una successiva riflessione sulla guerra in Ucraina: “Certamente grave, anche se non sembra che la cosa sia collegata con i servizi di spionaggio e controspionaggio. Di buchi ce ne sono stati parecchi in passato e non si tratta di una novità”.
“Ritengo molto grave, invece, quella presunta notizia relativa alla fornitura di armi alla Russia da parte della Cina. La questione della guerra russo-ucraina è molto importante non solo per il popolo ucraino, ma rappresenta anche un indebolimento economico per l’Unione Europea. La crisi sta creando grossi problemi, come la crescita dell’inflazione che viene trattata oggi dalle due grandi banche centrali, la FED e la BCE”, ha osservato il direttore Carlo Alberto Tregua.
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