Forum con Carlo Bartoli, presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti. "Scarsa l’attenzione delle istituzioni alla grave crisi del settore"
Il Testo Unico dei Doveri del Giornalista contiene regole etiche cui attenersi ma nella nostra categoria esistono delle “sfasature”. Come si deve fare l’informazione?
“I problemi dell’informazione sono stratificati e nell’arco degli ultimi vent’anni non sono stati affrontati in primo luogo dalle Istituzioni e in secondo luogo dagli editori. Questo ha comportato l’accumularsi di un ritardo che pone la situazione italiana in una posizione molto critica perché non c’è un problema di crisi del giornalismo ma c’è un problema di crisi del modello di business e di aggiornamento tecnologico. Quando ci sono realtà internazionali molto importanti che ormai raggiungono quasi la metà dei ricavi dal digitale questo è possibile perché è stato fatto uno sforzo non solo culturale, non solo sul personale – sforzo quest’ultimo che in Italia non c’è stato – ma anche di investimenti, di strategie, di adeguamento. Questo ha determinato una spirale di impoverimento progressivo delle aziende editoriali che hanno risposto essenzialmente con una strategia, quella di diminuire i costi, che ha comportato un abbassamento della qualità del prodotto”.
Con quali conseguenze?
“Quello che è mancato in questi anni – e manca ancora – è la consapevolezza da parte delle Istituzioni di due elementi: uno è un forte incremento dell’intervento dello Stato a sostegno… CONTINUA LA LETTURA. QUESTO CONTENUTO È RISERVATO AGLI ABBONATI