Caro bollette, Cgia "Nel 2022 aumento 91,5 miliardi: +126% metano e +109% elettricità" - QdS

Caro bollette, Cgia “Nel 2022 aumento 91,5 miliardi: +126% metano e +109% elettricità”

Caro bollette, Cgia “Nel 2022 aumento 91,5 miliardi: +126% metano e +109% elettricità”

Redazione  |
sabato 28 Gennaio 2023

Rispetto al 2021 l’anno scorso famiglie e imprese italiane hanno subito un aumento dei costi a causa dei rincari delle bollette di luce e gas

Ora siamo in grado di fare i conti con una precisione quasi millimetrica. Rispetto al 2021, pertanto, l’anno scorso le famiglie e le imprese italiane hanno subito un aumento dei costi a causa dei rincari delle bollette di luce e gas stimato in 91,5 miliardi di euro. Se le spese per l’energia elettrica sono aumentate del 109,5 per cento, provocando in termini monetari un extracosto pari a 58,9 miliardi, quelle del metano sono cresciute addirittura del 126,4 per cento, “alleggerendo” il portafoglio degli italiani di 32,6 miliardi. La stangata ha colpito più le imprese che le famiglie. Se le prime hanno pagato 61,4 miliardi in più, le seconde, invece, “solo”, si fa per dire, 30 miliardi di euro. A dirlo è l’Ufficio studi della CGIA.

Nordest l’area più interessata dagli aumenti

Tra le ripartizioni geografiche del Paese è il Nordest l’area più interessata dagli aumenti: rispetto al 2021 la stima degli extracosti per energia elettrica e gas è salita del 118,1 per cento. Seguono il Nordovest con il +116,6 per cento, il Centro con il +113,6 per cento e il Mezzogiorno con il +109,9 per cento. A livello regionale il rincaro più importante ha interessato l’Emilia Romagna (+119,2 per cento), il Friuli Venezia Giulia (+119 per cento) e il Trentino Alto Adige (+118,3 per cento). In termini assoluti, ovviamente, le più penalizzate sono state le regioni più popolate e maggiormente interessate dalla presenza delle
attività economiche, come la Lombardia (+20,8 miliardi), l’Emilia Romagna (+10,2 miliardi) e il Veneto (+10 miliardi di euro).

I guadagni dello Stato

A causa dell’aumento dell’inflazione, anche lo Stato centrale e le sue articolazioni periferiche hanno subito una impennata della spesa. Nel frattempo, scrive però la Cgia, l’incremento del gettito riscosso è stato molto importante. Rispetto allo stesso periodo del 2021, nei primi 11 mesi dell’anno scorso le entrate tributarie erariali sono aumentate di 44,5 miliardi di euro. Questo score così positivo è riconducibile a tre fattori: agli effetti del ‘decreto Rilancio’ e del ‘decreto Agosto’, che tra il 2020 e il 2021 avevano disposto proroghe, sospensioni, e, in particolar modo, agli incrementi dei prezzi al consumo che hanno spinto all’insù il gettito dell’Iva.

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