Allarme del Consiglio regionale di Anci Sicilia: conseguenze sulla sostenibilità dei servizi pubblici
Bollette alle stelle, materie prime più care e prezzi al consumo che si alzano: una escalation preoccupante che in Sicilia, e non solo, sta mettendo in ginocchio famiglie, imprese ed Enti locali. Una situazione drammatica più volte denunciata dall’Anci Sicilia che, nei giorni scorsi, ha chiesto con una nota inviata al presidente della Regione, Nello Musumeci, e agli assessori regionali delle Attività produttive e delle Autonomie locali, Girolamo Turano e Marco Zambuto, l’attivazione di un tavolo di confronto per monitorare gli effetti derivanti dal caro energia e valutare quali iniziative intraprendere.
Come sottolineato da Leoluca Orlando, presidente dell’Associazione dei Comuni siciliani, “i rilevanti rincari dei costi dell’energia elettrica e del gas stanno rappresentando una reale minaccia non soltanto per gli equilibri, già precari, degli Enti locali ma anche per quelli delle società partecipate, con particolare riferimento a quelle che gestiscono il servizio idrico integrato. Queste ultime, infatti, ove volessero operare un ‘ribaltamento’ dei costi sugli utenti, non potrebbero procedere con immediatezza dovendo intervenire su una tariffa sottoposta all’approvazione dell’Arera”.
“Tale situazione – ha aggiunto Orlando – sta anche determinando una serie di conseguenze sulla sostenibilità dei servizi offerti ai cittadini anche con riferimento agli impianti sportivi, sia privati che pubblici, molti dei quali hanno bilanci già duramente colpiti dalle lunghe chiusure per il Covid. Preoccupante, a tal proposito, la chiusura di diverse piscine, private e comunali, per l’aumento dei costi di gestione”.
Ma c’è di più: il Consiglio regionale dell’Associazione durante l’ultima riunione, svoltasi nei giorni scorsi a Palazzo Comitini, ha chiesto al Governo regionale e al Governo nazionale adeguate misure e risorse per permettere alle amministrazioni di fronteggiare i pesanti rincari dell’energia elettrica.
“Questa situazione – hanno evidenziato i componenti del Consiglio regionale – se non affrontata con strumenti adeguati potrebbe determinare una serie di conseguenze sulla sostenibilità dei servizi offerti ai cittadini e rischia di creare un pericoloso boomerang che porterà a un’ulteriore penalizzazione dei bilanci comunali, oltre a colpire famiglie e imprese con prevedibili e inevitabili rincari dei prezzi al consumo”.