Assoutenti: “Nel 2023 prevista una stangata da +1.889 € a famiglia per consumi di luce e gas”. Piccoli gesti quotidiani e un confronto attento sulle tariffe di mercato, possono fare risparmiare
ROMA – Nel 2023 previsti +1.889 euro a nucleo familiare per le bollette relative a consumi gas ed elettricità, con una spesa media annua di circa 5.266 euro. È il preoccupante scenario prospettato da Assoutenti per il prossimo anno che, alla luce dell’ormai rinomato “caro bollette”, azzarda una stima dei possibili rincari previsti per gli italiani, qualora non vi fosse un ulteriore intervento per calmierare gli aumenti.
Lo sa bene il Governo che, proprio per tentare di fronteggiare i rincari, è al lavoro da settimane sul “Decreto aiuti bis” (approvato nei giorni scorsi in sede di Senato, poi modificato alla Camera, al momento in cui scriviamo attende di tornare in Senato per l’ok definitivo).
Si tratta di una misura che prevede lo stanziamento di 17 miliardi di euro, destinati per la maggiore a supportare imprese e famiglie nella gestione degli aumenti delle tariffe relative al consumo energetico. In particolare, il Decreto stabilisce il rafforzamento e l’estensione, fino alla fine dell’anno, del bonus sociale per luce e gas, che ora viene allargato anche ai beneficiari con Isee fino a 12 mila euro. Inoltre, sospende le modifiche “unilaterali dei contratti di fornitura energetica”, almeno fino al prossimo maggio, e azzera gli oneri generali di sistema (ovvero costi di interesse generale) per le bollette dell’energia elettrica anche nel quarto trimestre e dell’Iva al 5% sul gas. E, ancora, con la misura in questione viene ridotta l’Iva sul gas metano, sia per usi civili che industriali, e prorogata la riduzione di 30 centesimi al litro delle accise sui carburanti fino al prossimo 17 ottobre.
Ma, come si suol dire, “prevenire è meglio che curare”. Parallelamente alle misure di supporto statali, infatti, usando dei semplici accorgimenti è possibile ridurre i consumi e dare un taglio alle bollette.
Il primo passo da compiere è certamente quello di monitorare le proprie forniture: sul Portale dei consumi (www.consumienergia.it) gestito dall’Authority dei consumi Arera è possibile, accedendo tramite Spid, osservare nel dettaglio tutte le voci e le informazioni relative ai propri singoli consumi. Una volta fatto ciò, è quindi opportuno fare una valutazione sulle proprie tariffe e considerare le offerte disponibili sul mercato per luce e gas. Una prima riflessione, necessaria nella scelta del pacchetto che si ritiene più conveniente, riguarda il bivio tra tariffa fissa e variabile.
Bloccare il prezzo del gas, ad esempio, può rivelarsi una scelta azzardata in virtù della continua ascesa dei prezzi relativi alla materia prima. È anche vero, però, che proprio il Decreto aiuti bis ha imposto uno stop alla variazione da parte dei fornitori dei prezzi fissi delle offerte commerciali proposte. Nel caso di tariffa variabile, invece, è opportuno prediligere fornitori che offrano informazioni chiare e dettagliate.
Sebbene i cittadini siano attualmente oberati dal peso della maggiorazione dei prezzi energetici, possono unirsi tra di loro per rispondere alle attuali difficoltà. Ci riferiamo ai cosiddetti “gruppi di acquisto” regolamentati dall’Arera. In buona sostanza, il singolo cittadino può scegliere di aderire a uno dei gruppi attualmente attivi (l’elenco completo è consultabile sul sito dell’Autority) e acquistare il gas e l’elettricità all’ingrosso, usufruendo così di sconti in virtù dell’appartenenza a una collettività. Si tratta di una soluzione che è attualmente ben regolamentata e che, tra l’altro, prevede un servizio l’assistenza telefonica e/o online e il diritto per tutti i fruitori di ottenere informazioni dettagliate su eventuali termini di recesso o obblighi di permanenza all’interno della comunità.
Oltre ai suggerimenti di stampo prettamente economico, non mancano di certo quelli relativi alla gestione quotidiana dei consumi casalinghi. A offrire una guida dettagliata in tal senso è Assoutenti, il quale ha stimato la possibilità di risparmiare fino a 820 euro annui per famiglia, tramite semplici accorgimenti.
Per quanto riguarda la componente elettricità, il primo step per dare una sforbiciata ai consumi è certamente la sostituzione delle lampadine presenti in casa con dispositivi Led a risparmio energetico, il che potrebbe far risparmiare fino a 32 kwh all’anno.
L’acquisto degli elettrodomestici contribuisce in modo sostanziale al risparmio: scegliendo solo elettrodomestici ad alto risparmio energetico, ovvero di classe A+++, si può infatti prevenire un dispendio di luce fino a 150 kwh all’anno. Non bisogna dimenticare che, il consumo intelligente degli stessi, ovvero facendo attenzione al funzionamento a pieno carico o con funzioni eco, nonché all’accensione negli orari con tariffa ridotta, viene meno il consumo di 56 kwh/a, cifra che può essere più che raddoppiata (fino a 130 kwh annui) spegnendo quotidianamente gli apparecchi in standby e le luci inutilizzate. Con tutte queste attenzioni, conti alla mano, si stima un risparmio di ben 398 kwh, tradotti in 163 euro annui a famiglia.
Lo stesso vale per il gas: seguendo le indicazioni della guida su Assoutenti gli italiani possono prendere un po’ di fiato e, prevenendo il consumo di circa 414 mc di gas, evitare di “sborsare” fino a 656 euro in un anno. Come? Innanzitutto riducendo di un grado la temperatura dei riscaldamenti e di 1 ora al giorno la durata dei programmi (rispettivamente -128 mc e -43 mc). È bene distribuire nell’arco dell’anno la durata del periodo di utilizzo degli impianti di calore: diminuendone l’utilizzo di 15 giorni, infatti, si registra un risparmio medio di 38 mc all’anno e, ancora, fino a 180 mc adottando valvole termostatiche. Infine, last but not least, prediligere la doccia (della durata massima di 5 minuti) al bagno è una scelta che non fa bene solo all’ambiente ma ci aiuta anche a non consumare fino a 25 mc di componente gas. Un bel sollievo per il nostro portafoglio.