E’ quanto prevede la bozza del decreto Mef-Mite in cui si evidenzia che per il taglio saranno utilizzati 308,17 milioni di euro di maggior gettito Iva relativo all’ultimo trimestre del 2021
Il governo dovrebbe tagliare le accise sui carburanti di 8,5 centesimi per un mese. E’ quanto prevede la bozza del decreto Mef-Mite in cui si evidenzia che per il taglio saranno utilizzati 308,17 milioni di euro di maggior gettito Iva relativo all’ultimo trimestre del 2021.
Il taglio
L’extra gettito di 308,17 milioni di euro consente di ridurre le aliquote di accisa applicate alla benzina, al gasolio ed ai GPL usati come carburanti, le cui aliquote attuali sono pari, rispettivamente, a euro 728,40 per mille litri (benzina), euro 617,40 per mille litri (gasolio) ed euro 267,77 per mille chilogrammi (Gpl).
A decorrere dal giorno successivo alla data di pubblicazione dello stesso decreto nella Gazzetta Ufficiale e fino al trentesimo giorno successivo alla medesima data, si legge nella bozza, le aliquote di accisa saranno applicate, per la benzina, nella misura di 643,24 euro per mille litri, per il gasolio come carburante nella misura di 532,24 euro per mille litri e per i GPL usati come carburante nella misura di 182,61 euro per mille chilogrammi.
Bollette imprese luce-gas maggio-giugno in 24 rate
Le imprese potranno rateizzare le bollette per i consumi di maggio e giugno, per un numero massimo di 24 rate mensili. E’ quanto prevede la bozza del decreto per contrastare “gli effetti economici e umanitari per contrastare la crisi ucraina”, ancora in via di definizione. Per sostenere le esigenze di liquidità derivanti dai piani di rateizzazione concessi dai fornitori di energia elettrica e gas, Sace potrà rilasciare le proprie garanzie in favore di banche e istituzioni finanziarie entro un limite massimo di impegni pari a 9 miliardi di euro.
Il bonus benzina
Potranno essere concessi fino a 200 euro di buoni benzina esentasse per il 2022: è previsto che «l’importo del valore di buoni benzina o analoghi titoli ceduti a titolo gratuito dall’azienda ai dipendenti per l’acquisto di carburanti, nel limite di euro 200 per lavoratore non concorre alla formazione del reddito».