Il ministro dell'Energia ceco, Jozef Sikela, auspica la prosecuzione delle discussioni sul caro energia con l'approvazione definitiva delle misure previste.
Dopo l’accordo raggiunto nei giorni scorsi da parte dei Paesi membri dell’Unione Europea in merito all’applicazione del price cap sul gas e delle nuove misure in merito di approvvigionamento energetico, il Consiglio Ue intende adesso proseguire la strada intrapresa.
“Non siamo veloci, ma proseguiremo discussioni”
“Continueremo le discussioni tecniche” sulle misure necessarie ad affrontare la crisi energetica. “Mi aspetto progressi e che siano approvate entro fine novembre“, ha ha detto il ministro dell’Energia ceco Jozef Sikela, a margine del Consiglio Energia in Lussemburgo.
Sikela, che parla a nome della presidenza di turno del Consiglio Ue, si è detto “un po’ deluso” perché “non andiamo avanti velocemente” come sarebbe possibile.
Energia, le misure previste dall’Ue
la Commissione europea avrà adesso il compito di realizzare entro l’inizio del 2023 una nuova piattaforma per la negoziazione degli acquisti di gas, con i Paesi dell’Unione che dovranno obbligatoriamente attenersi al 15% del volume totale degli stoccaggi in Europa.
Sarà adottato un “corridoio al prezzo dinamico” sulle transazioni di gas naturale per limitare “immediatamente gli episodi di rialzo eccessivo dei prezzi”, così come richiesto dall’Italia. Passa, dunque, la proposta presentata dal ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani.
Il tetto al prezzo del gas al Ttf di Amsterdam, inoltre, dovrà essere temporaneo, di ultima istanza e in grado di non mettere a rischio le forniture energetiche.