Scegliere i regali di Natale è diventato quasi un esercizio di economia domestica. Alcuni doni tradizionali costano oggi molto più di qualche anno fa, mentre altri – soprattutto tecnologici – permettono addirittura di risparmiare cifre importanti.
A fotografare questa situazione è l’Unione Nazionale Consumatori, che ha rielaborato gli ultimi dati Istat mettendo a confronto i prezzi sia con lo scorso Natale sia con il 2021, l’ultimo anno prima della grande ondata inflattiva.
Il dato che colpisce di più riguarda i gioielli. Chi decide di regalare un anello, una collana o un bracciale deve fare i conti con prezzi cresciuti del 67,4% rispetto a quattro anni fa. Un aumento impressionante, che diventa ancora più evidente se si guarda solo all’ultimo anno: dal 2024 al 2025 i listini sono saliti di un ulteriore 26,2%. Non va meglio a chi sogna di mettere sotto l’albero una vacanza in Italia. I pacchetti vacanza nazionali oggi costano il 50% in più rispetto al 2021 e quasi il 10% in più rispetto allo scorso Natale, rendendo sempre più costoso anche il semplice desiderio di qualche giorno di relax.
Altre sorprese dal mondo digitale
Sorprende anche il mondo digitale. Gli e-book, spesso considerati un’alternativa economica ai libri tradizionali, hanno registrato un aumento del 41,5% rispetto al periodo pre-crisi, con un rincaro annuo del 10,9%. Seguono i biglietti per manifestazioni sportive, che in quattro anni hanno segnato un +38,6%, e i soggiorni in alberghi e motel, aumentati del 35%. Nemmeno i regali gastronomici si salvano: cioccolatini e cioccolato costano oggi il 27,7% in più rispetto al 2021, mentre i prodotti di pasticceria confezionati segnano un +26,7%. Anche regali apparentemente semplici come un mazzo di fiori risultano molto più cari, con un incremento del 21,6%. E persino piccoli elettrodomestici come macchine da caffè, bollitori, rasoi elettrici o asciugacapelli hanno accumulato rincari superiori al 20%.
I telefoni invece….
Accanto a questo quadro fatto di aumenti, emergono però segnali positivi che possono orientare le scelte dei consumatori. Il settore dove si risparmia di più è quello dell’elettronica. I telefoni cellulari, per esempio, costano oggi il 37,1% in meno rispetto al 2021 e il 12,7% in meno rispetto allo scorso Natale. Anche i televisori hanno visto un forte ridimensionamento dei prezzi, con un calo del 36,9% rispetto a quattro anni fa e del 6,7% su base annua. Computer portatili, tablet e palmari risultano più convenienti del 20,9% rispetto al periodo pre-crisi, confermando come la tecnologia sia diventata uno dei regali più “intelligenti” dal punto di vista del prezzo.
Il trend al ribasso riguarda anche altri elettrodomestici: gli aspirapolvere costano oggi il 15,3% in meno rispetto al 2021, mentre i libri non di narrativa segnano un calo del 13%. Scendono anche i prezzi di monitor, stampanti, accessori per smartphone e smartwatch, con una riduzione del 7,4% sul lungo periodo. Più contenuti, ma comunque significativi, i ribassi per i giochi elettronici, i libri di narrativa e i vini di qualità, che oggi risultano leggermente più economici rispetto a quattro anni fa.
I prezzi raffreddati
Guardando al confronto con lo scorso Natale, si nota come il raffreddamento dei prezzi stia interessando una fetta sempre più ampia di prodotti. Centrifughe e scaldaletto elettrico, per esempio, costano il 5,5% in meno rispetto al 2024, mentre frullatori a immersione e macchine impastatrici segnano un calo del 4,8%. Anche forni a microonde e friggitrici ad aria risultano più convenienti, con una riduzione del 3,3% in un solo anno. Secondo Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, il confronto tra rincari e ribassi può essere un valido aiuto per chi non ha un’idea precisa del regalo da fare. Se i prezzi di un prodotto sono saliti troppo, rinviare l’acquisto può essere una scelta sensata; se invece i listini sono in discesa, questo Natale può diventare l’occasione giusta per approfittarne. Resta però una regola fondamentale: al di là delle percentuali, ciò che conta davvero è sempre il prezzo finale pagato alla cassa.
Un dettaglio importante, infine, riguarda le esclusioni dall’analisi. Nella classifica dell’Unione Nazionale Consumatori non rientrano i prezzi di navi, treni e voli, che non sono stati considerati veri e propri regali. Un’assenza che non cambia il messaggio principale: il Natale 2025 premia chi sceglie con attenzione, confronta i prezzi e sa distinguere tra rincari ormai fuori controllo e occasioni che, nonostante tutto, resistono all’inflazione.
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