Le famiglie italiane nel 2023 tagliano gli acquisti alimentari per 5,5 miliardi di euro
Al netto dell’inflazione, le famiglie nel 2023 tagliano gli acquisti alimentari per complessivi 5,5 miliardi di euro, a causa del caro-prezzi che rende sempre più un salasso la spesa quotidiana. Lo afferma il Codacons, commentando l’arrivo della carta ‘Dedicata a te’ varata dal governo per aiutare le famiglie in difficoltà.
Lo studio
Nell’ultimo periodo gli acquisti degli italiani nel comparto alimentare sono crollati in volume del -3,8% su base annua, a fronte di una spesa per cibi e bevande che, a causa del caro-prezzi, sale in valore di oltre il doppio, +7,7%. Questo significa che, al netto degli effetti dell’inflazione, una famiglia con due figli taglia la spesa alimentare in media per 292 euro annui, con minori acquisti nel comparto pari a complessivi -5,5 miliardi di euro in Italia. Uno studio condotto dal Codacons attesta come per alcuni prodotti di largo consumo l’inflazione sia ancora elevatissima: è il caso ad esempio dello zucchero, i cui listini al dettaglio aumentano nell’ultimo mese del +46,6% rispetto allo scorso anno, o del riso (+32,4%), mentre i prezzi dell’olio d’oliva salgono in media del +26,6%. Rincari pesanti anche per patate (+26,5%), latte conservato (+25,7%), gelati (+19,9%), uova (+13,5%), acqua minerale (+12,9%), pesce surgelato (+12,6%).
Il presidente Rienzi: “Combattere le speculazioni”
“Riteniamo che il governo farebbe meglio ad adottare misure tese a far scendere sul lungo periodo i listini al dettaglio per tutti i consumatori, e combattere le speculazioni che incidono sui prezzi affossando i consumi a danno dell’intera economia nazionale”, conclude il presidente Carlo Rienzi.