Caro voli, ancora prezzi alle stelle da e per la Sicilia. Il Codacons sollecita le Procure ad aprire un'indagine sul presunto cartello dei vettori.
Rimane alta in Sicilia la preoccupazione per il caro voli con l’approssimarsi delle festività pasquali. I prezzi dei biglietti per gli spostamenti da e per l’Isola, infatti, continuano a rimanere su livelli record così come accaduto nei giorni precedenti. E adesso la questione è arrivata anche in tribunale, con un esposto presentato dal Codacons in 6 diverse Procure italiane.
Caro voli, prezzi alle stelle
Secondo l’ultima rilevazione di Federconsumatori effettuata a fine marzo, i costi hanno conosciuto un incremento non indifferente. Un esempio lampante, come comunicato dall’associazione, è dato dal prezzo del volo Bologna-Catania operato da Ryanair, che è schizzato verso l’alto fino a toccare i 729,28 euro.
Una cifra simile è costretto a sborsare un cittadino Palermo che decide di doversi spostare a Roma prenotando un volo per la Capitale, così come segnalato dall’ex presidente della Regione Siciliana Totò Cuffaro: 770 euro, ai quali va sommata anche la cifra per il ritorno che si attesta sui 414 euro, per un totale di oltre 1.100 euro.
La segnalazione di Schifani all’Antitrust
Una situazione insostenibile che ha spinto pochi giorni fa l’attuale governatore isolano Renato Schifani a trasmettere una nuova segnalazione all’Antitrust e a sollecitare i ministri Giorgetti e Salvini a intervenire contro i prezzi esorbitanti imposti dalle compagnie Ita e Ryanair per adottare “fin da subito politiche commerciali tendenti a una drastica riduzione del costo dei biglietti e a un incremento della frequenza dei voli”.
Caro voli, l’esposto del Codacons
In attesa che l’Autorità garante della concorrenza e del mercato si esprima, è il Codacons a calcare ancora una volta mano annunciando un esposto alle Procure della Repubblica di Catania, Palermo, Milano, Bologna, Roma e Torino per denunciare il presunto cartello tra le due compagnie.
Secondo l’associazione i due vettori che operano sul territorio nazionale si starebbero rendendo protagonisti di un vero e proprio “accordo” che vada a danneggiare principio di concorrenza, incrementando il prezzo dei biglietti aerei.
Per il Codacons è necessario che le magistrature facciano piena luce per scoprire chi specula ai danni dei viaggiatori italiani, in particolare in prossimità delle festività.