Migliaia di contribuenti italiani si trovano costrretti a fare i conti con le temute cartelle: ecco come è possibile chiudere i conteziosi
Le cartelle esattoriali costituiscono, da sempre, un problema per migliaia di contribuenti italiani. Quest’ultimi, per mettersi in regola con il Fisco, possomo optare o per la sanatoria o per la dilazione. Non pagare le cartelle esattoriali espone a rischi molto alti, ma anche pagarle non sempre è possibile soprattutto se l’importo è molto elevato o se ci si trova in una situazione di momentaneo disagio economico.
Cosa fare in caso di cartella esattoriale
Per chi ha cartelle esattoriali da pagare è un rischio attendere la Legge di Bilancio per capire se sarà prevista una rottamazione quinquies. Nel frattempo, infatti, potrebbero intervenire pignoramento presso terzi o fermo amministrativo per recuperare il debito. L’unica soluzione, per non incappare in una di queste espropriazioni forzate per saldare i debiti pendenti, è quello di iniziare a pagare le cartelle esattoriali. L’idea migliore sarebbe quella di dilazionare i pagamenti tramite una rateizzazione ordinaria.
La dilazione ordinaria delle cartelle esattoriali permette di rateizzare il debito in un massimo di 72 rate (6 anni) mensili, ma il contribuente sarà tenuto al pagamento anche di sanzioni e interessi fino a ora maturati. Ovviamente la rottamazione (che non prevede maggiorazioni al debito) sarebbe più conveniente, ma al momento non vi è modo di accedere alla sanatoria: per quella in corso i termini sono scaduti e l’eventuale nuova rottamazione al momento è solo un’ipotesi. Aderendo a una rateizzazione ordinaria, però, il contribuente non si esclude la possibilità di poter accedere, in futuro, a una nuova rottamazione (se dovesse essere prevista). La rottamazione quater, infatti, ha permesso l’accesso anche alle cartelle esattoriali già oggetto di rateizzazione ordinaria.
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