Maltrattamenti in casa di riposo a Ragusa, 8 indagati

VIDEO | Maltrattamenti, farmaci e insulti agli anziani, scoperti abusi in casa di riposo a Ragusa

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Redazione  |
venerdì 10 Gennaio 2025

Un altro caso di casa di riposo dove i maltrattamenti e gli abusi erano all'ordine del giorno

Su disposizione della Procura della Repubblica, i carabinieri del NAS di Ragusa, con la collaborazione dei carabinieri del comando provinciale, hanno indagato otto persone tra gestori e dipendenti di una casa di riposo per i reati di maltrattamenti, abbandono di incapaci ed esercizio abusivo della professione medica ed infermieristica.

Degli otto destinatari delle misure cautelari, due persone sono ai domiciliari e 6 sottoposti a misure interdittive. Le indagini sono ancora in corso, quindi per le persone in questione sussiste il principio d’innocenza fino a sentenza definitiva come previsto dalla legge.

Maltrattamenti in casa di riposo a Ragusa, 8 indagati

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Ragusa e condotte dal NAS di Ragusa con servizi di osservazione, pedinamento, ispezioni e mediante attività tecnica di intercettazione telefonica e ambientali, hanno permesso di approfondire l’illecita condotta degli indagati nel gestire la casa di riposo, all’interno della quale erano ospitate 29 persone, in sovrannumero rispetto alle capacità ricettive della struttura e accudite da personale sottodimensionato e non qualificato.

Pare che il personale, soprattutto in orario notturno, somministrasse senza prescrizione medica farmaci ipnoinducenti, al solo scopo di intorpidire e quindi poter gestire gli ospiti della struttura con un personale ridotto e così limitando le spese di gestione.

Le condotte illecite

L’attività investigativa è scaturita da una segnalazione pervenuta al Nas di Ragusa da parte di ex dipendenti della struttura e riguardante le indegne condizioni in cui gli anziani erano costretti a vivere.

Dal complesso degli elementi indiziari sarebbero emerse gravi anomalie nella gestione della casa di riposo, improntata alla massimizzazione dei profitti a discapito delle condizioni igienico sanitarie, funzionali e organizzative della struttura, con un’inappropriata assistenza sanitaria nei confronti degli ospiti. Sarebbero inoltre stati riscontrati numerosi casi di condotte oppressive e avvilenti nei confronti degli anziani (spesso costretti a dormire in letti pieghevoli e fatiscenti), messe in atto tramite ingiurie, urla, strattonamenti, abbandono, somministrazione di psicofarmaci.

Medici e infermieri non qualificati

Commesso con sistematicità, infine, il reato di esercizio abusivo della professione medica da parte di uno dei titolari della struttura, che arbitrariamente modificava le prescrizioni o inseriva farmaci (spesso ad azione psicoattiva) nelle terapie degli ospiti, così come l’abusivismo infermieristico dei dipendenti che approssimativamente somministravano, benché sprovvisti di specifico titolo professionale, medicinali agli ospiti loro affidati.

Al termine delle attività è stato disposto il sequestro preventivo dell’intera casa di riposo per anziani e disabili oggetto dell’attività di indagine, con nomina di un amministratore giudiziario.

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