Inchiesta

Case popolari, i conti non tornano tra immobili cadenti, evasione e abusivismo

PALERMO – Gli Istituti autonomi case popolari dell’Isola hanno speso mediamente nel 2020 per le manutenzioni una cifra che possiamo definire ridicola. Secondo i dati che abbiamo estrapolato dal Sistema informativo sulle operazioni degli Enti pubblici (Siope), la piattaforma che rileva incassi e pagamenti effettuati dai tesorieri di tutte le amministrazioni pubbliche, sono stati infatti complessivamente appena 3,4 i milioni utilizzati dai dieci Iacp siciliani – uno per provincia più quello attivo ad Acireale – per la cura di immobili e impianti. Somma che divisa per i 46.029 alloggi fa appunto 74,27 euro a unità.

L’Iacp di Parlermo è quello che ha speso di più

La porzione più grande (il 32 per cento) di questi 3,4 milioni è stata sborsata dall’Iacp di Palermo, mentre quello di Catania è l’istituto che ha investito in manutenzioni la cifra più piccola – anzi microscopica – pari allo 0,06 per cento della spesa totale: ai suoi 7.654 immobili ha destinato infatti poco più di 2.300 euro. Ad alloggio? No: quella cifra corrisponde all’intero ammontare della spesa… CONTINUA LA LETTURA. QUESTO CONTENUTO È RISERVATO AGLI ABBONATI

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