Case popolari, a Trapani continuano i lavori di ripristino - QdS

Case popolari, a Trapani continuano i lavori di ripristino

Case popolari, a Trapani continuano i lavori di ripristino

giovedì 15 Agosto 2024

Procedono negli edifici di proprietà dell’Iacp di Trapani gli interventi di risanamento finanziati con il Pnc complementare al Pnrr. L’importo complessivo ammonta a 38 milioni di euro per 36 progetti

TRAPANI – Procedono negli edifici di proprietà dell’Iacp di Trapani (Istituto autonomo case popolari) i lavori di ripristino e risanamento finanziati con il Pnc complementare al Pnrr.

In alcuni casi i lavori sono stati ultimati ancora prima delle scadenze contrattuali previste per la loro consegna. Gli interventi edilizi rientrano nella rigenerazione urbana che comprende l’efficientamento energetico, anche attraverso la collocazione di nuovi infissi e l’isolamento termico dei prospetti. L’Iacp di Trapani è stato ammesso ad ottenere i finanziamenti del programma “Sicuro, verde e sociale” per la riqualificazione degli edifici di edilizia residenziale pubblica. Le progettazioni sono state elaborate nel rispetto dei protocolli Cam (Criteri ambientali minimi) e Dsnh (Do no significant harm) che imprimono miglioramenti alla progettazione sotto il profilo della qualità della vita. In una parola la finalità è quella di assicurare agli assegnatari e al contesto urbano la sostenibilità ambientale e sociale.

In generale le scadenze di consegna delle opere ultimate è fissato per il prossimo autunno, ma già alcuni cantieri hanno visto la ultimazione degli interventi edilizi. Sono stati ultimati con il risanamento edilizio, oggetto degli interventi progettati dall’ufficio tecnico dell’Iacp di Trapani, le palazzine ricadenti nei territori di Trapani, Castelvetrano, Partanna, Custonaci. Si tratta delle palazzine di via Vito Catalano lotto 1 scale A e B (32 alloggi) a Trapani; a Castelvetrano in via Giancontieri 1, 2 e 3 (24 alloggi); a Partanna in via Milano lotto 5 numeri 8 e 9, lotto 3 numeri 10 e 11 e lotto 2B numero 64 (14 alloggi); ed infine a Custonaci in via Scurati (8 alloggi).

L’Iacp di Trapani ha ottenuto 38 milioni di euro

L’ammontare complessivo dei finanziamenti Pnc ottenuto dall’Iacp di Trapani è risultato pari a 38 milioni di euro, destinati a 36 progetti, per complessivi 867 alloggi popolari, suddivisi in 12 territori della provincia. L’Iacp ha sottoscritto con il comando provinciale della guardia di finanza di Trapani un protocollo di intesa volto a rafforzare le azioni a tutela della legalità dell’azione amministrativa relativa all’utilizzo delle risorse pubbliche. E questo al fine della prevenzione e del contrasto, delle condotte lesive degli interessi economici e finanziari pubblici connessi alle misure di sostegno e incentivo del Pnc-Pnrr, attraverso modalità condivise di coordinamento e cooperazione.

Un accordo per non trasformare le opportunità in sottrazione di risorse pubbliche. Tra Iacp e Fiamme gialle è intercorso un flusso reciproco di notizie utili e di dati in modo favorire tutte le misure volte a prevenire, ricercare e contrastare le violazioni degli interessi economici-finanziari connessi alle misure di sostegno e ai finanziamenti. “Guardando alle opere concluse – si legge in una nota dello Iacp trapanese – i risultati ottenuti dimostrano che con la disponibilità di risorse, messe a disposizione in questo caso dal Pnc, l’Iacp è in grado, con progettazioni di carattere straordinario, di cancellare il degrado edilizio, riconsegnando agli aventi diritto complessi urbani e alloggi dignitosi e accessibili. Negli ultimi anni le azioni di recupero edilizio, nuove costruzioni, il social housing in particolare, hanno contraddistinto un’attività dell’ente altamente qualificata e qualificante per il territorio.

La volontà messa in pratica dell’ente è quella di non lasciare mai indietro nessuno, tutelando il diritto, che appartiene a tutti i cittadini, all’abitazione, affrontando le sfide con il razionale uso delle risorse, evitando sprechi, ma è ovvio che l’Iacp da solo non può fare tutto. Alcune esperienze dimostrano come facendo rete, lavorando assieme alle amministrazioni che gestiscono il territorio, è possibile raggiungere importanti risultati. Il nostro dovere è quello di intervenire, ma c’è anche il dovere di chi abita l’alloggio ad avere la corretta cura”.

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