Quanto è protetta la privacy dei consumatori? Le risposte nel progetto “Hackable Home”. Gli esperti hanno riscontrato “falle” in 10 modelli su 16: dai sistemi d’allarme ai baby monitor
ROMA – Case intelligenti, sempre più smart, con ritrovati tecnologici che permettono di controllare a distanza moltissime funzioni, attraverso il proprio smartphone. D’altro canto, quanto sono sicure? Quanto i consumatori possono dire di essere veramente protetti in termini di privacy? In molti casi, i dispositivi intelligenti mostrano ancora grandi elementi di vulnerabilità.
Lo confermano i risultati del progetto “Hackable Home”, realizzato in Italia da Altroconsumo e promosso a livello europeo dalle organizzazioni di consumatori raccolte nel cluster Euroconsumers: con il supporto di ricercatori universitari esperti di cybersecurity, che si sono calati nei panni di veri e propri hacker, sono state testate la sicurezza e l’affidabilità di 16 dispositivi “intelligenti” ad uso domestico … Per consultare tutto l’articolo abbonati cliccando sul link