Nel 2025, se hai posseduto per anni una casa o un terreno senza essere il legittimo proprietario, potresti avere l’opportunità di diventare proprietario a tutti gli effetti. Questo è possibile grazie all’istituto giuridico dell’usucapione, che consente a chi possiede un bene per un lungo periodo di tempo di acquisirne la proprietà. Sebbene questa norma possa sembrare ingiusta in apparenza, rappresenta uno strumento fondamentale per garantire la certezza giuridica dei rapporti e incentivare l’uso effettivo dei beni.
Cos’è l’usucapione?
L’usucapione è un meccanismo legale previsto dal Codice civile italiano che consente a chi possiede un bene in modo continuo, pacifico e pubblico per un determinato periodo di tempo, di diventarne proprietario. A seconda del tipo di bene, il periodo di possesso richiesto può variare: 20 anni in assenza di un titolo di proprietà, 10 anni se il possesso è avvenuto in buona fede o per atti nulli.
Le regole dell’usucapione nel 2025
Anche nel 2025, le regole dell’usucapione rimangono inalterate, ma alcuni chiarimenti importanti sono stati forniti dalla Corte di Cassazione nel corso dell’anno appena trascorso. Una delle questioni principali riguarda la cessione del bene da parte del legittimo proprietario: se un bene viene venduto o donato, ma senza interrompere il possesso da parte di chi lo detiene da anni, la persona che lo possiede può comunque far valere l’usucapione, a meno che il proprietario originale non contesti attivamente il possesso.
In particolare, è importante notare che per i terreni, la sola coltivazione non è sufficiente a dimostrare il possesso ai fini dell’usucapione. Serve un’attività più ampia, come il raccogliere i frutti del terreno o l’eseguire lavori di miglioramento. Inoltre, l’usucapione può riguardare anche le quote di proprietà nei casi di comproprietà, ma per poterlo fare è necessario provare che il possesso sia stato esclusivo, superando la tolleranza degli altri comproprietari.
Usucapione abbreviata e possesso pacifico
Per ottenere la proprietà di un bene nel 2025 tramite usucapione, è necessario dimostrare che il possesso è iniziato almeno nel 2005 (o nel 2015, se si applica la procedura abbreviata per il possesso in buona fede). La usucapione abbreviata consente infatti di acquisire la proprietà dopo 10 anni di possesso anziché i 20 anni ordinari, ma solo se il possessore ha agito in buona fede, cioè senza conoscere che l’atto di vendita o donazione fosse nullo.
Un esempio di usucapione abbreviata potrebbe essere quello di una persona che ha acquistato un immobile tramite un atto di vendita che si è rivelato nullo (ad esempio, comprato da una persona non legittima proprietaria), ma senza esserne consapevole. Se il possesso del bene è stato pacifico, pubblico e continuato, si può far valere l’usucapione anche senza un titolo legittimo di proprietà.
Requisiti fondamentali dell’usucapione
Per usufruire di questa possibilità, ci sono alcuni requisiti fondamentali da rispettare. Il possesso deve essere:
- Pacifico: non violento né usurpato.
- Pubblico: visibile a chiunque.
- Continuato: senza interruzioni nel tempo.
Inoltre, il possesso deve essere compatibile con quello di un vero proprietario, ossia non può trattarsi di una semplice detenzione o uso temporaneo del bene. Ad esempio, nel caso di un terreno, coltivarlo non è sufficiente: è necessario agire come un proprietario, raccogliendo i frutti e mantenendo il terreno in buono stato.
Possesso da parte degli eredi
Un aspetto interessante è che gli eredi possono continuare il possesso del bene lasciato dal defunto, sempre che siano rispettati i requisiti legali previsti per l’usucapione. Questo consente anche a chi eredita un bene, magari senza un titolo formale, di acquisirne la proprietà attraverso il proseguimento del possesso, a condizione che la durata e le modalità del possesso siano coerenti con le normative.
Come richiedere l’usucapione?
Per far valere il diritto all’usucapione, è necessario rivolgersi al tribunale competente, che, dopo aver valutato il caso, può formalizzare l’acquisizione del bene da parte di chi ne ha il possesso. È essenziale dimostrare che il possesso ha avuto le caratteristiche richieste dalla legge, come l’assenza di violenza e l’uso pubblico e continuato.
Usucapione per i Comuni e i condomini
La Corte di Cassazione ha precisato che anche i Comuni possono esercitare il diritto all’usucapione su beni di proprietà privata, se questi sono utilizzati a fini pubblici per un lungo periodo. Lo stesso vale per i condomini riguardo alle parti comuni di un edificio, a condizione che l’uso del bene sia stato esclusivo e continuato.
L’usucapione rappresenta una possibilità concreta per chi ha detenuto in modo continuativo e pubblico un bene, come una casa o un terreno, senza esserne il proprietario formale.

