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Case a un euro per ripopolare Caltagirone. Crispino: “Progetto entro metà del 2026”

Case a un euro per ripopolare Caltagirone. Crispino: “Progetto entro metà del 2026”
Caltagirone

Il modello, già adottato in altri Comuni, consente di riqualificare immobili abbandonati e centri storici. Il vice sindaco: “Iniziativa frenata dalla carenza di personale tecnico”

CALTAGIRONE – Passeggiando per il centro storico è frequente imbattersi in immobili abbandonati, i cui proprietari non ci sono più, alcuni sono emigrati, altri non hanno la possibilità economica di riqualificarli. Sorte che accomuna tanti Comuni siciliani. Alcuni hanno venduto le abitazioni abbandonate, alla cifra simbolica di un euro, per incentivare il ripopolamento e la riqualificazione dei centri storici. Nel 2007 Vittorio Sgarbi, allora sindaco di Salemi (Trapani) lanciò questa iniziativa, poi ripresa, ancora oggi, da tanti altri. I proprietari, dietro il versamento di un deposito cauzionale, s’impegnano a ristrutturare gli immobili entro un anno dall’acquisto pena la perdita della cauzione.

Il successo delle case a 1 euro

Diverse le iniziative di questo tipo ad avere avuto successo, solo per citarne alcune: Gangi, Cianciana, Mussomeli, Sambuca di Sicilia e tanti altri hanno ricevuto richieste da tutto il mondo. In questi piccoli Comuni si sono create comunità di stranieri che hanno scelto la Sicilia per il loro “buen retiro” o solo per trascorrervi alcuni mesi dell’anno attirati dalla bellezza dei luoghi, dal calore umano dei siciliani, dal cibo e dai ritmi di vita più lenti.

A proporre l’iniziativa delle case a 1 euro fu il presidente pro-tempore di Confcommercio Rosario Bruno nel 2016, condivisa dal presidente pro-tempore dell’associazione degli ingegneri del Calatino Giovanni Criscione, ma solo nel 2021 per volontà dell’allora assessore al Patrimonio Antonio Montemagno il Comune di Caltagirone si dotò di un regolamento. Quelle poche richieste arrivate non furono finalizzate. Purtroppo non fu previsto alcun incentivo che potesse replicare il successo degli altri Comuni siciliani, tantomeno si potrebbe prevedere oggi che il Comune è in dissesto.

Nel novembre 2023 fu lanciata una manifestazione d’interesse per individuare dei soggetti per censire gli immobili e promuovere l’iniziativa. “Lo spirito del regolamento delle case a 1 euro era quello di sgravare i proprietari e gli eredi di immobili abbandonati perché vivono fuori o non hanno la possibilità economica di mantenerli – ha spiegato il consigliere Antonio Montemagno -. Il Comune è un tramite tra chi cede e acquista, con l’obbligo di ristrutturarlo entro 3 anni prestando una garanzia di 5.000 euro verso il Comune e il cedente. Occorre fare, coinvolgendo i geometri nel censimento, un bando internazionale per invitare i cittadini ad aderire e cercare acquirenti per riqualificare questi immobili a beneficio anche delle casse comunali e per l’indotto che si creerebbe”.

Far partire il progetto a Caltagirone entro il prossimo anno

“È intenzione dell’Amministrazione far partire concretamente il progetto delle case a 1 euro entro la metà del prossimo anno – ha dichiarato l’assessore ai Lavori pubblici e vicesindaco Paolo Crispino -. Purtroppo non è ancora stato possibile farlo a causa della grave carenza di personale dell’area tecnica già sovraccarica per la mole di lavori in corso, molti dei quali legati al Pnrr, Snai, eccetera”. Un’iniziativa che non è la panacea allo spopolamento dei centri storici, ma utile a ridare dignità ad abitazioni abbandonate, una piccola boccata d’ossigeno per l’economia locale, rimetterebbe in moto l’edilizia e il suo indotto, attirerebbe turisti, arricchirebbe il tessuto socio-culturale della popolazione, sarebbe fonte di entrate tributarie per le casse comunali.