A fare riferimento all'articolo pubblicato dalla nostra testata, il 15 marzo, è stato il consigliere di opposizione Nino Garozzo
“A proposito della gara di igiene ambientale, vorrei, se possibile, dei chiarimenti”. Il caso della richiesta di modifica del disciplinare d della gara da cui verrà fuori il nome dell’impresa che per sette anni raccoglierà i rifiuti ad Acireale è finito al centro del dibattito del Consiglio comunale. A fare riferimento all’articolo pubblicato dalla nostra testata, il 15 marzo, è stato il consigliere di opposizione Nino Garozzo.
La nota all’Urega
Garozzo è intervenuto nel corso della seduta di ieri sera, chiedendo la parola per chiedere al sindaco Roberto Barbagallo delucidazioni su quanto rivelato nei giorni scorsi dal Qds. “Mi riferisco in particolare – ha detto Garozzo, in passato già primo cittadino di Acireale – a un articolo del Quotidiano di Sicilia in cui si faceva riferimento a una richiesta del Comune, prima della chiusura del termine per la partecipazione delle ditte alla gara. Articolo in cui si paventava che questo intervento ampliasse i poteri discrezionali della commissione”.
Il riferimento è al documento che a gennaio, in un momento in cui il bando era già stato pubblicato e quando mancavano poche settimane alla scadenza per presentare le buste, è stato spedito dagli uffici comunali in direzione della sede dell’ente deputato a espletare la procedura di affidamento del servizio. Un affare del valore di oltre cinquanta milioni di euro.
“Corrisponde al vero che vi è una nota, a firma di chi, nei confronti dell’Urega?”, ha chiesto Garozzo. La parola, a quel punto, è passata al presidente del Consiglio comunale, Michele Greco, che ha dato al primo cittadino la possibilità di replicare. “Grazie presidente. Consigliere Garozzo, mi farò fare una relazione dal dirigente che si occupa del settore e gliela fornirò. Non so darle una risposta tecnica”, sono state le parole di Barbagallo.
La formula matematica
Come verificato dal Quotidiano di Sicilia, il documento sottopone all’Urega la possibilità di modificare le formule da utilizzare per il calcolo dei punteggi. “Presa visione della documentazione inerente la procedura di gara, si ritiene di sollevare alcune osservazioni inerenti l’applicazione del metodo di attribuzione del coefficiente per il calcolo del punteggio dell’offerta economica – si legge nella nota – Su tale aspetto, lo scopo di questo ente sarebbe quello di garantire migliore corrispondenza tra i contenuti e gli obiettivi di cui alla documentazione di gara e le regole di gara dettate nel disciplinare di gara”.
Sulla base di questa premessa, il Comune ha invitato a “valutare se ricorrono le condizioni – a migliore garanzia di risultato per la Srr e questo ente – per apportare le seguenti modifiche: alla pagina 29, paragrafo 18.3, sostituire la formula con interpolazione lineare Ci= Ai/Amax con l’espressione non lineare Ci=(Ai/Amax)^a”.
I simboli fanno riferimento rispettivamente al punteggio economico attribuito ai singoli concorrenti (Ci), al ribasso percentuale offerto da ognuno di essi (Ai) e al ribasso più alto tra quelli contenuti nelle buste (Amax), mentre con a si cita un coefficiente di 0,3 da utilizzare per elevare a potenza il risultato ricavato dalla precedente operazione.
Un tecnicismo che avrebbe ridotto l’impatto dei ribassi presentati dalle aziende partecipanti alla gara per l’attribuzione del punteggio economico. Secondo il disciplinare di gara, su un totale di cento punti, un massimo di venti potranno essere assegnati in base all’offerta economica, mentre gli altri ottanta punti scaturiranno dalla valutazione delle proposte tecniche per rendere più efficiente il servizio di raccolta dei rifiuti.
In sintesi, sostituire la formula lineare con una non lineare avrebbe fatto sì che la differenza di punti – sul fronte economico – tra la ditta che presenta il maggior ribasso e le altre fosse meno marcato.
Le motivazioni
La nota ricevuta dall’Urega conteneva anche una spiegazione dell’origine dell’istanza: “Le ragioni della superiore richiesta di modifica nascono dal fatto che l’espressione lineare potrebbe tradurre la procedura, probabilmente, in un’asta ove sono incentivati ribassi eccessivi, sfavorendo pertanto gli aspetti qualitativi che il Comune ha inteso valorizzare anche alla luce delle pregresse esperienze e delle nuove esigenze qualitative dettate dalla regolamentazione Arera e dalle norme di settore (codice ambientale e nuovo Piano di gestione dei rifiuti urbani della Regione Siciliana)”.
Tuttavia, come verificato dal Quotidiano di Sicilia, nelle stesse settimane altre gare d’appalto per l’affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti sono in corso di svolgimento in più parti dell’isola: in tutti i casi la formula prevista dal disciplinare di gara per il calcolo del punteggio economico è quella lineare e non quella proposta dal Comune di Acireale.La commissione di gara
A firmare la richiesta inviata all’Urega – poi non accolta – era stato il dirigente dell’ufficio Ambiente Nicola Russo. Lo stesso figura tra i membri della commissione giudicatrice che in queste settimane ha iniziato a valutare le offerte pervenute dalle imprese interessate a svolgere il servizio. In totale sono 13 i partecipanti, in alcuni casi più ditte hanno presentato l’offerta sotto forma di raggruppamento temporaneo di imprese.