Nell'aula bunker del carcere Pagliarelli arriverà la sentenza nel tardo pomeriggio. L'accusa ha chiesto la condanna a 6 anni.
Sono ore di attesa per il verdetto a Palermo per il caso Open Arms che coinvolge l’attuale vice premier e ministro Matteo Salvini, imputato per sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per aver impedito lo sbarco di 147 migranti soccorso dalla ong spagnola nell’agosto 2019. Nell’aula bunker del carcere Pagliarelli arriverà la sentenza nel tardo pomeriggio. L’accusa ha chiesto la condanna a 6 anni.
L’attesa della sentenza: pranzo in centro e passeggiata per le vie della città
Matteo Salvini e la fidanzata Francesca Verdini hanno deciso – dopo aver pranzato in un locale nel centro di Palermo, in via Principe di Belmonte, in compagnia del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, del sottosegretario Claudio Durigon e di altri dirigenti del partito – di passeggiare per le vie della città. Il ministro dei Trasporti ha raggiunto a piedi piazza San Domenico, dove c’è il Pantheon con le spoglie del giudice Giovanni Falcone, che però era chiuso. Di fronte c’è la Rinascente dove Salvini si è fermato con alcune commesse che gli hanno chiesto di fare dei selfie.
A pranzo, al fianco di Salvini, c’era pure la consigliera comunale leghista di Palermo, Sabrina Figuccia. “Non ho fatto la foto di rito durante il pranzo – ha detto -, perché era un momento particolare in cui il fatto umano è prevalente. Un momento di intensa e grande umanità”.
La visita a sorpresa a Palazzo dei Normanni
Il vicepremier si è poi recato al Palazzo dei Normanni, sede dell’Assemblea regionale Siciliana. Salvini è stato accompagnato dal deputato questore della Lega, Vincenzo Figuccia, nella sala Montalto dove è stata inaugurata pochi giorni fa la mostra su Picasso, poi è passato a visitare la cappella Palatina, le sale Mattarella e La Torre, infine si è recato a salutare il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno.
Il sostegno di Francesca Verdini
Costante il supporto a Salvini da parte della compagna, Francesca Verdini, che ha pubblicato sui social un post sulla vicenda, incoraggiando il ministro a tenere duro. “Sei la persona più buona e coraggiosa che io abbia mai incontrato – ha scritto -. Sei leale al punto da essere sempre pronto a rimetterci, perché non te ne frega niente di rimetterci. Tieni duro, amore mio. Sono al tuo fianco”.
Le dichiarazioni di Piantedosi
Anche l’attuale ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, è intervenuto sul caso Open Arms, rispondendo a chi gli chiedeva sulle conseguenze della sentenza nei confronti di Salvini. “Non so quale sarà la sentenza – ha dichiarato -, ma non influirà in nessun modo, nella maniera più assoluta”.