Casolare Peppino Impastato, via ai lavori di restauro a Cinisi - QdS

Casolare Peppino Impastato, via al restauro. Schifani: “Dovere valorizzare luoghi della nostra storia”

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Casolare Peppino Impastato, via al restauro. Schifani: “Dovere valorizzare luoghi della nostra storia”

Redazione  |
martedì 24 Gennaio 2023

Un progetto di restauro a Cinisi per restituire al più presto il casolare, "luogo dalla forte valenza simbolica di testimonianza di civiltà e di lotta alla mafia", alla Sicilia.

Partono ufficialmente oggi, 24 gennaio 2023, i lavori di restauro del casolare di Cinisi, in provincia di Palermo, in cui il 9 maggio 1978 fu ucciso dalla mafia il giornalista Peppino Impastato.

Il cantiere, finanziato dalla Regione Siciliana con risorse del Fondo sviluppo e coesione 2014-2020, per un importo complessivo di circa 126mila euro, è stato aperto nel pomeriggio con la consegna ufficiale dei lavori.

Casolare Peppino Impastato, via ai lavori di restauro

“Preservare i luoghi della nostra storia e valorizzare la memoria collettiva è un dovere imprescindibile per la crescita sana della nostra terra. Il sacrificio di persone coraggiose come Peppino Impastato, che sono state pronte a rinnegare anche la propria famiglia per liberare la Sicilia dalla mafia, deve essere d’esempio per ognuno di noi e soprattutto per chi rappresenta le istituzioni”, dice il governatore Renato Schifani.

Il progetto di restauro del fabbricato e del terreno circostante, espropriati ed entrati in possesso del patrimonio della Regione nel 2020, è stato redatto dalla Soprintendenza dei Beni culturali e ambientali di Palermo, diretta da Selima Giuliano, oggi presente alla consegna dei lavori.

La fine delle opere di ristrutturazione, che saranno realizzate tutelando la struttura esistente ma con l’obiettivo di migliorarne la fruizione pubblica, è prevista per il mese di luglio.

“Il nostro obiettivo – commenta l’assessore regionale ai Beni culturali e all’identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato – è quello di restituire al più presto questo luogo, dalla forte valenza simbolica di testimonianza di civiltà e di lotta alla criminalità organizzata, al ‘percorso della memoria’ in ricordo delle vittime di mafia. È un bene di tutti che abbiamo preso l’impegno di tutelare e valorizzare”.

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