Dopo l’autopsia effettuata sui corpi di Giuseppe La Barbera, Epifanio Alsazia e Ignazio Giordano, arriva la conferma dei sospetti degli ultimi giorni. Come emerso, infatti, i polmoni dei lavoratori morti a Casteldaccia erano totalmente ostruiti dal gas.
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Nelle prossime ore, saranno effettuate le verifiche anche sui corpi di Roberto Raneri e Giuseppe Miraglia, le altre due vittime della strage di Casteldaccia. Al termine delle autopsie al Policlinico di Palermo, dovrebbe in seguito arrivare il nulla osta da parte delle autorità per i funerali dei cinque operai scomparsi (che potrebbero non essere collettivi). Come spiegato dal sindaco di Casteldaccia, Giovanni Di Giacinto, nell’occasione dei funerali sarà indetto il lutto cittadino nel paese vicino Palermo.
C’è una prima importante svolta nelle indagini sulla terribile tragedia avvenuta a Casteldaccia, dove 5 operai hanno perso la vita asfissiati dal gas sprigionato dai liquami mentre lavoravano allo spurgo di una rete fognaria. Nel registro degli indagati, infatti, è finito Antonio Di Salvo, il titolare della “Quadrifoglio“, ovvero la ditta che aveva le opere in subappalto.
Per lui, l’accusa è quella di omicidio colposo plurimo. L’uomo avrebbe già ricevuto un avviso di garanzia .Nella giornata di martedì inoltre, si era chiarito il perchè gli operai si fossero calati all’interno della vasca senza invece rimanere in superficie come da protocollo: il loro intento, infatti, era quello purtroppo di liberare la sonda di spurgo rimasta bloccata.