Casteldaccia, operai scesi in vasca per liberare sonda di spurgo

Strage di Casteldaccia: operai morti scesi in vasca per liberare la sonda di spurgo

Daniele D'Alessandro

Strage di Casteldaccia: operai morti scesi in vasca per liberare la sonda di spurgo

Redazione  |
martedì 07 Maggio 2024

Tre dei sei operai sono stati travolti dopo ore di tentativi da una massa di liquami e gas in risalita: gli altri due non vedendoli risalire sono andati a controllare

Emergono drammatici dettagli ora dopo ora dalla strage di Casteldaccia. Secondo quanto appreso, infatti, 3 dei 5 operai che hanno perso la vita nella giornata di ieri erano scesi nella prima stanza dell’impianto fognario per cercare di sbloccare la sonda di spurgo che era bloccata. Ore ed ore di tentativi, fino a quando poi, all’improvviso, il tappo di liquami che impediva il lavoro della sonda è saltato e una massa di liquami e gas li ha investiti facendogli perdere i sensi. Gli operai sono precipitati nella vasca 3 metri più sotto. Sarebbe questa la dinamica dell’incidente costato la vita a 4 operai della Quadrifoglio Group e a un interinale dell’Amap.

Gli altri 2 operai scesi non vedendoli risalire

Tale ricostruzione, dunque, spiegherebbe perché i lavoratori della società che gestiva la rete fognaria per Amap in subappalto si trovassero nell’impianto e non in superficie come prevedeva il contratto. Vedendo che i primi tre operai non risalivano, sono scesi altri tre colleghi tra cui Giuseppe La Barbera, l’interinale con mansioni di accertatore, che doveva vigilare sulle transenne piazzate in strada.

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