L’intervista in esclusiva al sindaco di Castellammare del Golfo, Rizzo: “Si punta ad uno snellimento dell’iter burocratico ed in attesa si costruirà il bypass sul fiume per i veicoli non pesanti
CASTELLAMMARE DEL GOLFO (TP) – Il maltempo non ha dato tregua, si è abbattuto con forza sull’Isola, finita sotto attacco. Innumerevoli i danni alle campagne con le raccolte interrotte e mai riprese, con un seminativo ormai perso, ma ancora più gravi i danni alle città: tra Alcamo e Castellammare è crollato un ponte, uno dei piloni non ha retto l’aumento della portata del fiume San Bartolomeo, per le intense precipitazioni, sulla statale 187 – questa la spiegazione dei tecnici dell’Anas intervenuti subito dopo con i vigili del fuoco.
Fortunatamente nessun ferito, solo un’auto stava per immettersi sul ponte in quel momento, ma il conducente ha fermato il mezzo in tempo. Ma adesso a preoccupare è la viabilità interrotta, ieri si è tenuta una seduta congiunta straordinaria urgente dei consigli comunali di Castellammare del Golfo ed Alcamo presieduti da Mario di Filippi e Saverio Messana: al vaglio un solo ordine del giorno al grido di ‘fare presto e fare bene’.
In esclusiva per i lettori del QdS abbiamo raggiunto telefonicamente Nicola Rizzo, sindaco della cittadina castellammarese.
Cosa è emerso dalla riunione tra i due consigli?
“Si è preso atto di una situazione complessa dal punto di vista geomorfologico e idraulico su tutto il territorio, che comporta una situazione di emergenza. Incontreremo gli assessori regionali Marco Falcone e Mimmo Turano per le decisioni definitive, ma Anas ha già prospettato tre soluzioni: realizzare un bypass provvisorio per consentire l’apertura al traffico veicolare non pesante entro il mese di aprile e contestualmente sviluppare una progettualità immediata per la nuova struttura. Ma questo guado sul fiume potrà essere fruibile dai cittadini solo in condizioni meteo serene, per cui abbiamo chiesto alla deputazione regionale e nazionale presente di snellire l’iter burocratico e velocizzare la nuova realizzazione. La seconda opzione comprende l’attesa della costruzione del nuovo ponte, lasciando l’interruzione. Mentre l’ultima proposta riguarda un’opera provvisoria ma solida, fatta dal genio militare, a due campate. Quest’ultima non gode di grandi favori perché purtroppo la storia ci insegna che in Italia le opere provvisorie diventano poi definitive. Serve un ponte che funzioni, la soluzione accreditata è quella del bypass, spingendo sullo sviluppo della progettazione definitiva in breve tempo”.
Come sarà strutturato il bypass?
“Verranno collocati dei tubi sull’albero fluviale nel verso di percorrenza dell’acqua, sormontati da una impalcata provvisoria. Questo attraversamento sarà chiuso nelle giornate meteo avverse perché soggetto al movimento dell’acqua”.
Il sindaco sottolinea un passaggio importante venuto fuori dalla riunione: “Su richiesta dei consiglieri verrà istituita una commissione, formata da membri delle due città, con il compito di seguire tutto l’iter procedurale”. Sulle somme necessarie per costruire il nuovo ponte e sulla tempistica, cosa ci dice?
“Anas ha previsto un costo compreso tra i 10 ed i 15 milioni di euro. Sarà importante capire, durante l’incontro con gli assessori regionali, se la copertura economica debba essere di carattere regionale o nazionale. Da quello che ci è stato riferito, c’è la disponibilità del vice ministro Giancarlo Cancelleri per ricercare un finanziamento immediato. Quindi, se la situazione continua ad essere così seguita da parte degli organi competenti, penso che il ponte possa essere completato in un anno e mezzo. Se invece si lascia che ‘il fiume cammini da solo’ non vedremo la luce nemmeno fra 5 anni. Dobbiamo essere molto attenti a seguire l’iter burocratico”.
In attesa di una seconda ondata di maltempo, state monitorano i ponti e le sopraelevate del territorio?
“Non appena insediato, ho fatto controllare i fabbricati costruiti in prossimità dei fiumi per accertare la sicurezza dei luoghi, poi ho scritto ad Anas ed alla Provincia per effettuare sopralluoghi tecnici a tutti gli attraversamenti. Il 10 novembre di quest’anno, invece, dopo la prima esondazione sul fiume San Bartolomeo ho scritto al genio civile per accertare situazioni di pericolo. La scorsa settimana, la protezione civile nazionale e regionale ha constatato la non presenza di criticità particolari, anche se poi è avvenuto lo scalzamento della pila che ha causato il crollo del ponte – ma questo serve a capire che i fenomeni naturali sono imprevedibili. Allo stato attuale il territorio è monitorato, infatti in questi giorni una nota Anas ha dichiarato di non aver rilevato altre criticità”.
Il sindaco lancia infine un appello: “Ognuno deve fare il proprio mestiere, ho letto sui social tante falsità ed ho visto foto di strutture pericolanti palesemente false, che non appartengono a questo territorio, identificate di nostra competenza. Tutto questo crea panico spropositato. Invito a segnalare eventuali criticità ma senza creare finti allarmismi, perché in un momento difficile come questo dobbiamo collaborare e non metterci l’uno contro l’altro”.