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Castello Bonomi: vendemmia è partita con piede giusto, grande qualità

Castello Bonomi: vendemmia è partita con piede giusto, grande qualità

Roberto Paladin: annata si preannuncia buona anche nella quantità

Milano, 23 ago. (askanews) – “La vendemmia è partita con il piede giusto, per un’annata che si preannuncia buona nella quantità e straordinaria nella qualità”. A due settimane dall’avvio della raccolta, iniziata con i grappoli di Pinot Nero, Roberto Paladin, alla guida di Castello Bonomi assieme al fratello Carlo, traccia un primissimo bilancio, sottolineando che “le uve si presentano con un ottimo equilibrio tra maturazione, acidità e profilo aromatico”.

Per la Cantina franciacortina con sede a Coccaglio (Brescia), quella di quest’anno è una raccolta particolare perché celebra il 40esimo anniversario. Fondata nel 1985 da Marino Bonomi sul Monte Orfano, è dal 2008 parte del gruppo Casa Paladin. Le vigne, 24 ettari, sono disposte in terrazze su terreni calcarei e rocciosi, con esposizione privilegiata a Sud e Sud-Ovest, un microclima ideale per garantire struttura, complessità e finezza alle uve di Chardonnay, Pinot Nero ed Erbamat. La produzione annua si attesta sulle 150mila bottiglie, con un modello agronomico sostenibile che predilige rese contenute per assicurare elevata qualità.

L’annata ha avuto un andamento positivo. “L’inverno ha garantito il giusto freddo, la primavera ha offerto un apporto idrico equilibrato nei momenti chiave, e non sono state necessarie irrigazioni di soccorso” spiega Roberto Paladin, aggiungendo che “le fasi fenologiche, germogliamento, fioritura e allegagione, sono state in linea con le tempistiche ideali. Le condizioni sanitarie dei grappoli sono eccellenti – prosegue – e le acidità si mantengono vive, con valori ottimali di pH e un contenuto di acido malico è elevato, componente essenziale per garantire ai vini freschezza e longevità. Il quadro aromatico, infine, è ricco, con un’ottima mineralità e precursori che fanno ben sperare per basi spumante di grande carattere”.

La quantità dovrebbe essere leggermente superiore a quella del 2024: la grandinata del 26 agosto 2024 ha avuto un’influenza solo parziale e limitata alle parcelle giovani, che risultano leggermente meno fertili. In queste porzioni si sta affrontando la vendemmia con un approccio ancora più selettivo, gestendo con cura meticolosa sfogliature e raccolta.