Castello di Brucoli, in partenza i lavori di restauro - QdS

Castello di Brucoli, in partenza i lavori di restauro

Luigi Solarino

Castello di Brucoli, in partenza i lavori di restauro

venerdì 23 Giugno 2023

L’intervento, della durata di un anno, riguarda le finiture tra cui intonaci, infissi e pavimentazioni. Il deputato regionale Carta: “La riapertura volano per il borgo marinaro”

SIRACUSA – A breve prenderanno il via i lavori di restauro del castello aragonese di Brucoli. Difatti è stato siglato il contratto d’appalto delle opere di restauro dell’antico maniero tra la Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Siracusa e l’Impresa “Venezia srl” che, lo scorso febbraio, si era aggiudicata i lavori. La Soprintendenza visto il DDG n. 5351 del 10/12/2021, di approvazione in linea amministrativa del progetto esecutivo relativo alle “Opere di restauro del castello di Brucoli nel comune di Augusta”, con il Decreto n.17/Gab. del 29/06/2022 ha provveduto all’aggiornamento dei prezzi lasciando invariato l’importo di €. 1.800.000,00 per i lavori e €. 648.076,29 per le somme a disposizione dell’Amministrazione.

Con la determina n° 3 del 06/02/2023 è stata disposta l’aggiudicazione definitiva ed efficace dell’appalto per l’esecuzione dei lavori, all’Impresa Venezia s.r.l., che ha offerto il maggiore ribasso del 30,5580% pari a € 509.160,21 sui lavori a base d’asta pari a €1.666.209,22 esclusi oneri per la sicurezza pari a € 133.790,78. Pertanto l’importo complessivo contrattuale per i lavori (compresi gli oneri per la sicurezza) ammonta ad € 1.290.839,78.

I lavori avranno la durata di un anno e riguarderanno le finiture, tra cui gli intonaci, gli infissi, le pavimentazioni e la realizzazione di una scala di acciaio e legno per il collegamento verticale, il completamento dei camminamenti di ronda e la realizzazione di una passerella per collegare la cinta perimetrale alla torre.

Il castello di Brucoli è sorto nel secolo quattordicesimo con la funzione di sorvegliare e proteggere l’area, soprattutto dalle scorrerie turco-barbariche. Domina la baia tra capo Campolato e la costa a nord. Nel diciottesimo secolo il castello, da cui si domina buona parte del golfo di Catania, fu utilizzato come posto di guardia e di avvistamento con un presidio militare alle dipendenze della vicina piazzaforte di Augusta.

Il nucleo originario della fortezza era una costruzione rettangolare (15 metri per 12,60), compatta e robusta, a più piani, alta 20 metri circa, con i lati lunghi orientati nord-ovest/sud-est. Dopo anni di chiusura, nell’ottobre 2007 erano iniziati i lavori di restauro del castello, finanziati attraverso la legge 662/1996, programma lotto 2004/2006, per essere ultimati nel 2009.
Relativamente alle lapidi ed alle garitte, il principio conduttore del restauro era stato quello di garantire la conservazione delle parti superstiti, assicurandone una lettura quanto più fedele possibile degli aspetti originari. Era stato inoltre realizzato un solaio in legno lamellare nella torre centrale. Ma si era trattato di un intervento parziale. La parte superiore necessitava di altri restauri ma non vi erano i fondi disponibili.

“Apprendiamo con piacere questa notizia – ha commentato il deputato regionale, Giuseppe Carta – . Speriamo di depennare almeno il castello di Brucoli da quelle opere architettoniche negate ai cittadini e ai turisti: il castello svevo, Torre Avalos, hangar per dirigibili, forte Garsia, convento di San Domenico… una lista nota e troppo lunga. La riapertura del castello a Brucoli può rappresentare un volano per il suggestivo borgo marinaro. Siamo felici per questa notizia ma vigileremo, non è la prima volta che assistiamo all’avvio di grandi opere di restauro che poi non trovano luce”.

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