Orlando Russo è stato eletto sindaco di Castelmola per la terza volta consecutiva, nel 2012 il suo primo mandato. Progetti e obiettivi del suo terzo mandato in un'intervista esclusiva a QdS.it
Orlando Russo è stato eletto sindaco di Castelmola per la terza volta consecutiva, nel 2012 il suo primo mandato. Nel suggestivo borgo della zona ionica della provincia di Messina, quasi la prosecuzione naturale di Taormina (“noi siamo Taormina” dice il sindaco), hanno votato il 75,62% degli aventi diritto. Una partecipazione massiccia per eleggere il sindaco uscente che si è affermato con il 56,11% dei consensi, assicurandosi 20 voti in più rispetto alla sua lista “Castelmola città futura”. Ha già nominato i suoi assessori, i tre uscenti Eleonora Cacopardo vicesindaco, Daniele Brunetto e Biagio Puglisi e la new entry Giorgio Gullotta.
Sindaco perché i suoi concittadini si sono ancora fidati di lei, quali sono i meriti che gli riconoscono?
“Castelmola in questi anni è diventato un riferimento in Sicilia, intanto sotto il profilo dei finanziamenti. Castelmola nel 2021 ha avuto oltre 35 milioni di euro, buona parte già investite sul territorio in opere concluse o che stanno per concludersi. È uno dei borghi più belli d’Italia con i suoi 17 chilometri di estensione, 200 chilometri di strade e con 1125 abitanti distribuiti in modo omogeneo. Il borgo non soffre dello spopolamento che ha interessato invece molti centri della provincia perché stiamo costruendo opportunità specie nel settore turistico”.
Cosa vorrebbe fare nel corso di questo mandato che non è riuscito nelle precedenti legislature?
“Dobbiamo rendere la viabilità in entrata al borgo più agevole trasformando la piazza in un salotto e pedonalizzando il corso principale. Dobbiamo fare una galleria che dal parcheggio porta all’altro lato del borgo senza più quegli ingorghi che si creano durante l’estate “.
Quali sono le altre criticità che dovrà affrontare?
“Intanto l’acquedotto, L’impianto più serio è quello che mio padre 80 anni fa ha costruito dopo essere arrivato a Castelmola. Quello principale è un colabrodo con tante dispersioni lungo il percorso, ci sono quasi 9 milioni di euro di finanziamenti, ne utilizzeremo due nell’immediato per alcuni interventi”.
In che modo avete impiegato le risorse ottenute?
“Finora abbiamo speso quasi 25 milioni di euro. L’ascensore che porta al castello è quasi completato, i lavori per la chiesa di San Giorgio sono ultimati, un acquedotto lo stiamo consegnando, tante strade asfaltate. Ne abbiamo a disposizione altri 9 per acquedotto e rete fognaria, un milione e 200 mila euro per guard rail e asfalto ed un altro milione per il rifacimento di piazza Duomo”.
Su cosa punta Castelmola, mi sembra di capire intanto sul turismo.
“Il turismo per noi è ormai l’anima, viviamo di turismo e bisogna rilanciarlo affinché duri 12 mesi l’anno e non solo i pochi mesi estivi. Ad esempio al Castello dove abbiamo un museo che può contenere oltre 400 persone saranno rifatti due locali e dovrà funzionare estate ed inverno facendo un accordo anche con Taormina Arte per spettacoli che coprono da ottobre a maggio”.
Le finanze del comune di Castelmola sono in buona salute?
“Ci sono le difficoltà che accomunano tutti i centri. Non siamo in dissesto né in predissesto però galleggiamo con difficoltà. Dal 2012 ad oggi abbiamo pagato quasi 8 milioni di euro di debiti per contenziosi che abbiamo ereditato”.