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Catania, aereo dopo il decollo sfiora il mare a 500 km/h: l’ANSV apre un’inchiesta

Catania, aereo dopo il decollo sfiora il mare a 500 km/h: l’ANSV apre un’inchiesta

Il jet, un Airbus A320, era senza passeggeri e a bordo c’erano solo i due piloti e quattro assistenti di volo, con destinazione finale ad Amman, in Giordania

Lo scorso 20 settembre 2025, nella tarda serata, un volo low cost della compagnia Air Arabia ha perso quota dopo il decollo dall’aeroporto Fontanarossa di Catania, arrivando a soli 60 metri dal mare a una velocità di quasi 500 km/h. L’aereo poi, fortunatamente, ha ripreso quota e ma adesso l’ANSV (Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo) indaga e ha aperto un’inchiesta definendo questo episodio come “un inconveniente grave“.

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Il decollo da Catania e le indagini dell’ANSV

Il jet, un Airbus A320, era senza passeggeri e a bordo c’erano solo i due piloti e quattro assistenti di volo, con destinazione finale ad Amman, in Giordania. Non è chiaro perché l’aereo abbia avuto questo andamento anomalo e a una velocità così elevata. Certo è che dopo la partenza si è attivato il GPWS, cioè il Ground Proximity Warnig System) pull up. Esso è un segnale di allarme in caso di rischio di collisione con il terreno.

Il decollo è avvenuto, secondo quanto riporta il “Corriere della Sera”, il 20 settembre 2025 alle ore 23.57 e le condizioni metereologiche a Catania erano buone. L’aereo ha iniziato una discesa non programmata arrivando così a 60,9 metri dall’acqua. Ma fortunatamente questo andamento pericoloso si è risolto subito e il volo è atterrato in Giordania alle 2.52 ora italiana del 21 settembre.

Aperta inchiesta

L’ANSV ha deciso di aprire un’inchiesta dopo che vi è stata una “verifica preliminare delle informazioni ricevute dall’operatore”. Durante l’indagine i piloti dovranno spiegare la loro versione dei fatti, incrociate con dati estratti dai registratori di bordo. I due comandanti sono stati intervistati dal Corriere della Sera e non riesco a spiegarsi come sia potuto accadere: “a meno che non ci sia stato un impatto con gli uccelli, che però avrebbe sicuramente costretto al rientro”, sottolineano.