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Catania: aggredito in casa lo Stephen Hawking italiano

Catania: aggredito in casa lo Stephen Hawking italiano

Dalla sorella. Il fisico nucleare tetraplegico Fulvio Frisone ha denunciato la vicenda ai Carabinieri. Nel 2007 la sua vita fu raccontata nel film-tv “Il figlio della luna”, trasmesso da Raiuno

Fulvio Frisone, fisico nucleare catanese con forte disabilità la cui vicenda umana e scientifica ricorda quella di Stephen Hawking, genio della fisica teorica e Premio Nobel, è stato picchiato nella sua abitazione.

Non si conoscono per il momento i motivi dell’aggressione, per la quale lo scienziato ha presentato una denuncia ai carabinieri di Catania.

Lo ha reso noto il suo legale, l’avvocato Giuseppe Lipera, che parla di un atto “inaudito” nei confronti di una persona “affetta da tetraparesi spastica con distonie che è quindi costretto su una sedia a rotelle, parla a fatica, non può mangiare e muoversi da solo”.

La vita di Fulvio Frisone è stata raccontata in un libro e in un film Tv entrambi intitolati “Il figlio della luna”. La fiction, con Lunetta Savino nel ruolo della madre del fisico, Lucia, è andata in onda su Raiuno nel febbraio del 2007.

Una delle sue due sorelle entra in casa con il marito, si apparta con il fratello e lo aggredisce colpendolo fin quando non interviene il badante colombiano.

Frisone ha così ricostruito l’aggressione, avvenuta il quattro maggio, parlandone con i giornalisti nello studio del suo legale. E ha rivelato di esser stato aggredito da una delle sue sorelle, entrata in casa sua con il marito. Sarebbe stato poi salvato dal suo badante colombiano, che avrebbe confermato tutto.

“Sono stato picchiato in casa mia da mia sorella Palma e minacciato da suo marito. Mia sorella con la scusa di dovermi parlare mi ha portato in una stanza da solo e dopo avere chiuso la porta ha cominciato a bastonarmi senza darmi una spiegazione, dandomi una serie di schiaffi e provocandomi un grave malessere, date le mie condizioni di salute: sono affetto da tetraplagia spastico-distonica. All’arrivo del mio badante, intervenuto dopo avere sentito le mie urla mia sorella si è allontanata e mio cognato mi ha insultato dicendomi che se non la facevo finta avrebbe chiamato quelli del programma televisivo ‘Le Iene’”.

Nella denuncia presentata ai Carabinieri della stazione di Aci Catena, Frisone chiede “la punizione dei responsabili” e la “contestuale applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento” per sua sorella e il cognato e annuncia di “volersi costituire parte civile nel procedimento penale”.

“Tutto – ha scritto Frisone nell’esposto presentato ai Carabinieri – è accaduto perché mia sorella è inspiegabilmente convinta che io abbia maltrattato nostra madre, circostanza assolutamente non vera”.

Il ricercatore catanese ha anche un altra sorella che vive lontano e che, ha detto, “non vedo da anni”.

Chi è Fulvio Frisone

Fulvio Frisone nacque nel 1966, da genitori siracusani. Durante il parto, venne commesso un grave errore che compromise la vita del bambino, costringendolo a vivere su di una sedia a rotelle con difficoltà di parola e movimento.

Nonostante i problemi, spinto dal coraggio della madre, Lucia Colletta e della testardaggine del padre – che costruì per Fulvio uno speciale casco con un’asta per permettergli di scrivere e disegnare al computer – ha vissuto intensamente i suoi anni, dedicandosi con profitto allo studio, all’arte e ad altre passioni, come il mare, la poesia, nonostante tutte le difficoltà e le discriminazioni derivate dalla sua condizione.

Frisone si è laureato nel 1989 a Catania in Fisica Nucleare con una tesi su “Le reazioni di fusione D-D in palladio deuterato” e ormai da molti anni svolge attività di ricerca nel Dipartimento di Fisica e astronomia dell’Università di Catania.

E’ considerato uno dei più brillanti fisici nucleari italiani.