Amts, la sfida di Bellavia per togliere le auto dal centro di Catania

Amts, la sfida di Bellavia per togliere le auto dal centro di Catania

Melania Tanteri

Amts, la sfida di Bellavia per togliere le auto dal centro di Catania

mercoledì 13 Aprile 2022

L’amministratore unico a tutto tondo, dalle zone a traffico limitato al potenziamento dei mezzi condivisi: “Catania indietro sulla mobilità sostenibile. Dobbiamo iniziare a dare segnali al cittadino”

Catania tu-go è solo l’ultimo dei servizi che puntano a migliorare la mobilità dei catanesi e ad abbattere traffico e inquinamento della città etnea. L’amministratore unico dell’azienda di sosta e trasporto pubblico, Amts, Giacomo Bellavia fa il punto sui progetti ai quali sta lavorando la società nata dalla fusione della Sostare con Amt, evidenziando l’armonizzazione tra i due servizi e tutte le possibilità che con la nascita del nuovo soggetto potranno essere percorse. D’altronde, la strada da percorrere è lunga e Catania, immobile per tanto tempo, è rimasta parecchio indietro. Ma adesso punta a correre, come spiega Bellavia.

Bellavia: “Catania è indietro su tema mobilità”

“Catania è molto indietro sul tema della mobilità – conferma: dobbiamo da un lato potenziare i mezzi pubblici, mettere più risorse, ma dall’altro attuare una politica della mobilità più attenta al tema della sostenibilità”. Per questo, di concerto con il socio unico Comune di Catania, si sta mettendo mano a ulteriori iniziative per spingere all’uso del mezzo pubblico, da un lato, cercando di scoraggiare l’uso dell’auto e, comunque, la sosta lunga nelle zone del centro storico.

“Ampliare le ztl e le aree pedonali”

“Stiamo immaginando di implementare una zonizzazione della città – prosegue Bellavia – cercando di scoraggiare l’ingresso al centro storico con le automobili e, contestualmente, stiamo cercando di ampliare le zone a traffico limitato e le aree pedonali anche mediante l’utilizzo del sistema elettronico di controllo dei varchi”. Torna attuale dunque il piano urbano del traffico dell’era Stancanelli quando si ipotizzò di dividere l’area urbana in settori, inibendone alcuni alle auto private e differenziando le tariffe di sosta.

“Esistono metodi alternativi all’auto”

All’epoca Giacomo Bellavia era consigliere comunale. “Noi abbiamo approvato il Pgtu nel 2012-2013 e lì c’è scritto tutto – sottolinea il presidente dell’Amts: ci sono i biglietti integrati, i luoghi per le postazioni del bike sharing – cosa che stiamo implementando, passando da 5 a 32 stazioni in pochi mesi. Insomma, sono tutte cose che stanno accadendo. Dobbiamo iniziare a lanciare dei segnali per dare degli orientamenti al cittadino – continua: è chiaro che dobbiamo mettere tutti nelle condizioni di vivere sereni, di raggiungere la propria abitazione e il posto di lavoro, però esistono anche metodi alternativi all’auto e su quelli dobbiamo puntare”. Una volontà condivisa con l’amministrazione comunale.

Bellavia evidenzia anche la necessità di intervenire sulla sosta portando le strisce blu alla funzione originaria: “Purtroppo gli stalli di sosta sono molto pochi e abbiamo tanti stalli che sono perennemente occupati dal soggetto residente o da chi posteggia per mezza giornata – spiega. Per questo, bisogna immaginare un meccanismo di rimodulazione delle strisce blu che, da un lato, tuteli i residenti ma, dall’altro, cerchi di creare un ciclo molto frequente nell’utilizzo dello stallo di sosta”.

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