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Catania, l’appello di Pd, M5s, Avs e Controcorrente: “Aumento della tassa di soggiorno sproporzionato e non graduale”

Catania, l’appello di Pd, M5s, Avs e Controcorrente: “Aumento della tassa di soggiorno sproporzionato e non graduale”

Le opposizioni chiedono una revisione della delibera, maggiore trasparenza sulla destinazione dei proventi e la pubblicazione di una rendicontazione dettagliata

Scoppiano le polemiche in Consiglio comunale dopo l’approvazione del nuovo Regolamento sull’imposta di soggiorno. Secondo i gruppi consiliari del Movimento 5 Stelle e Partito Democratico, oltre anche ad Alleanza Sinistra Italiana e Verdi e Controcorrente, i timori espressi durante i lavori preliminari si sarebbero puntualmente concretizzati.

Le forze di opposizione contestano alla Giunta Trantino di aver introdotto un aumento delle tariffe fino al 50% senza avviare un confronto con la maggior parte degli operatori del settore turistico. Una scelta che, sostengono, penalizzerebbe soprattutto chi soggiorna nelle strutture più economiche.

L’imposta e la richiesta di riduzione della tariffa della tassa di soggiorno a Catania

Secondo l’analisi dei gruppi consiliari, infatti, l’imposta può arrivare a pesare fino al 20% del costo effettivo del pernottamento in campeggi, ostelli, affittacamere e bed & breakfast. Nelle strutture di categoria intermedia l’incidenza scenderebbe tra il 6% e il 10%, mentre negli hotel di fascia alta arriverebbe a rappresentare appena l’1%.

Una disparità che, secondo l’opposizione, potrebbe rendere la delibera vulnerabile dal punto di vista normativo. Il decreto legislativo 23/2011 prevede che l’imposta sia proporzionata alla tipologia ricettiva, mentre il nuovo schema tariffario – affermano – finirebbe per favorire le strutture più costose a scapito di quelle accessibili.

La critica del centrosinistra alla Giunta Trantino

Le forze politiche criticano inoltre la mancanza di una strategia di sviluppo turistico: colpire le strutture economiche, sostengono, significa scoraggiare l’arrivo di giovani, studenti e famiglie, compromettendo la crescita futura del settore.

I gruppi consiliari chiedono quindi una revisione della delibera, maggiore trasparenza sulla destinazione dei proventi e la pubblicazione annuale di una rendicontazione dettagliata. Le opposizioni sollecitano infine l’apertura di un tavolo di confronto con le categorie interessate per definire criteri più equi nell’applicazione dell’imposta di soggiorno.

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