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Catania, l’Arcivescovo Luigi Renna sull’omicidio di Santo Re: “Rispondiamo al male con il bene”

Catania, l’Arcivescovo Luigi Renna sull’omicidio di Santo Re: “Rispondiamo al male con il bene”

L’Arcivescovo richiama a un atteggiamento evangelico e umano, che distingue tra responsabilità individuale e generalizzazioni collettive.

La comunità di Catania è ancora profondamente scossa per l’uccisione di Santo Salvatore Giambattista Re, un giovane padre e stimato pasticcere, vittima di un atto di violenza improvvisa e brutale. La tragedia ha suscitato dolore e sgomento non solo tra i familiari e gli amici, ma anche in tutta la cittadinanza, che ha perso un uomo descritto come laborioso e dedito alla propria famiglia.

Le parole dell’Arcivescovo: dolore, vicinanza e un appello alla giustizia

In questo contesto di dolore e turbamento, l’Arcivescovo di Catania, Monsignor Luigi Renna, ha voluto esprimere pubblicamente il cordoglio e la vicinanza della Chiesa catanese ai familiari della vittima, pronunciando parole di profonda umanità e richiamando valori fondamentali in momenti di crisi:

“La notizia della brutale uccisione di Santo Salvatore Giambattista Re, giovane padre e stimato lavoratore, ha profondamente scosso la nostra comunità. In un momento in cui si apprestava a tornare dalla sua famiglia, la sua vita è stata tragicamente spezzata da un atto di insensata violenza.

Esprimo, a nome dell’intera Arcidiocesi di Catania, la più sentita vicinanza alla moglie, alla figlia e a tutti i familiari di Santo. Possa il Signore donare loro conforto e forza in questo momento di indicibile dolore.

Invito tutti i fedeli a pregare per la sua anima e a riflettere sull’importanza di costruire una società fondata sul rispetto reciproco, sulla solidarietà e sulla giustizia.
Il fatto che l’aggressore sia uno straniero non deve in alcun modo alimentare odio o diffidenza verso chi è diverso da noi o si trova nel bisogno. Ogni persona porta con sé una dignità inviolabile, e la via del Vangelo ci chiama a rispondere al male con il bene, alla paura con l’accoglienza, al rancore con il perdono.”

Un richiamo al Vangelo e contro la strumentalizzazione

Le parole di Monsignor Renna assumono un significato ancora più rilevante nel clima emotivo che segue episodi tanto tragici, dove il rischio è quello di cedere alla rabbia e alla semplificazione, specialmente se l’autore del crimine è di origine straniera. L’Arcivescovo richiama invece a un atteggiamento evangelico e umano, che distingue tra responsabilità individuale e generalizzazioni collettive.

La risposta di una comunità chiamata alla riflessione

Il messaggio del presule invita non solo alla preghiera e alla compassione, ma anche alla costruzione attiva di una società più giusta e solidale, dove non prevalgano né la paura né il rancore. In un momento così delicato, la voce della Chiesa catanese si leva per chiedere giustizia senza odio, e pace senza indifferenza.