Prosegue l’azione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Catania contro il fenomeno dei furti di rame, un’attività illecita che sta provocando gravi danni alle infrastrutture strategiche e pesanti disagi alla collettività.
Il prezzo del rame, che ha toccato i 9.360 euro a tonnellata (dato del 26 aprile 2025), rende il metallo sempre più appetibile per i ladri. A seguito delle recenti denunce presentate da personale Enel, è stato avviato un piano di controlli intensificati.
L’arresto in piena notte nella zona industriale
Durante un servizio di prevenzione notturno nella zona industriale di Catania, i militari del Nucleo Radiomobile hanno arrestato in flagranza di reato un 47enne di Paternò, residente a Catania e già noto alle forze dell’ordine. L’uomo, attualmente sottoposto all’obbligo di firma per reati contro il patrimonio, è stato sorpreso mentre smontava materiale in rame da una cabina elettrica Enel.
I Carabinieri, insospettiti dalla presenza di uno scooter nascosto tra l’erba alta, carico di matasse di cavo, si sono avvicinati silenziosamente. Hanno così colto l’uomo intento a tagliare barre di rame, bloccandolo prima che potesse fuggire o disfarsi degli attrezzi.
Il materiale rubato e la messa in sicurezza
Grazie al rapido intervento, i militari hanno evitato ulteriori danni all’infrastruttura. I tecnici Enel, giunti sul posto, hanno recuperato:
- 7 matasse di cavo elettrico
- 16 barre di rame
- 2 trecce per massa a terra
Il materiale sottratto, per un peso complessivo di circa 30 kg, è stato restituito alla società energetica. Un furto che, se portato a termine, avrebbe comportato un danno economico significativo.
Arresti domiciliari con braccialetto elettronico
L’arresto è stato convalidato dall’Autorità Giudiziaria, che ha disposto per l’uomo la misura cautelare degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico.
Le indagini dei Carabinieri proseguono per individuare eventuali altri responsabili e smantellare le possibili reti criminali coinvolte nel traffico di rame rubato.

