Il sindaco Trantino: “Migliorare Catania con il rispetto delle norme”; L’assessore Tomarchio: “Paesini più puliti non per la capacità di chi li amministra, ma per il senso di appartenenza dei cittadini”
“Catania è casa” è il nome della nuova campagna di comunicazione ambientale voluta dall’amministrazione del comune etneo. L’obiettivo è quello di sensibilizzare i cittadini al problema dell’abbandono dei rifiuti, promuovendo una maggiore consapevolezza sul corretto smaltimento.
A partecipare alla campagna, che si avvarrà di manifesti affissi nei luoghi più frequentati della città e di spot online, famosi testimonial come Tuccio Musumeci, l’Elfo, Donatella Finocchiaro e @stefanoconlaesse.
L’importanza di sentirsi parte della comunità
“Se tutti cominciassimo a considerare il territorio cittadino come parte di noi stessi, forse saremmo più invogliati a tenere pulito come la nostra abitazione – ha detto il sindaco Enrico Trantino a Palazzo degli Elefanti durante la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa –. Giriamo per il mondo e per l’Italia e laddove ci confrontiamo con realtà, che non mi permetto di definire più evolute, ma il cui funzionamento è migliore, notiamo un rapporto osmotico tra città e cittadini. Dove c’è un maggior senso di fierezza dell’Italia, allora tutto quanto funziona bene. Se in Giappone quando hanno perso la guerra i sudditi andarono non a chiedere la testa dell’imperatore ma a chiedere scusa, proprio perché c’è un senso di collettività diffusa che fa sì che lì ci siano bagni pubblici e strade puliti (…). Stiamo cercando di far comprendere che solo con il rispetto delle norme può migliorare la città”.
Le sanzioni non possono rappresentare l’unico strumento per favorire il rispetto delle regole. Ne è convinto Salvo Tomarchio, assessore all’Ambiente, all’Ecologia e al Verde pubblico: “Questa campagna è simbolo di questi 14 mesi di amministrazione insieme – ha spiegato –. Catania non è soltanto dei catanesi, ma di tutti, di chi la vive per lavoro, di chi è venuto ad abitarci, di chi la visita. Abbiamo iniziato quest’esperienza partendo dai controlli, dalle sanzioni, dall’installazione di telecamere. Ma sono felice di concluderla con la sensibilizzazione, per far sentire tutti partecipi di un’unica comunità. È ciò che accade nei paesini più piccoli come quello da cui provengo, dove per ovvie ragioni si sviluppa un senso di comunità tale per cui tutti alla fine tengono a mantenere la pulizia”.
L’attore teatrale e cinematografico, oltre che nel primo spot ufficiale, ha utilizzato in conferenza stampa l’ironia per comunicare l’urgenza della questione: “Il problema è ‘cummattiri che catanisi’. Catania è casa? Ma speriamo che i catanesi non interpretino questo slogan come ‘è a me casa e fazzu chiddu ca vogghiu’ (…) – ha esordito –. Nelle altre città, per esempio, il volantinaggio è vietato. Qui evidentemente no. ‘Ci su volantini di non sacciu quanti supermercati. Ma quanti cinn’è? Pari chi fanu tutti ccà’”.
La strategia di comunicazione per tenere Catania pulita
La strategia, il coordinamento, la produzione dei contenuti e lo sviluppo integrale della campagna di comunicazione sono a cura di Industria 01, agenzia creativa indipendente dal 2001, e Katania Studio, startup innovativa specializzata in comunicazione e nuovi media.
Nel corso della conferenza, in Sala Giunta, è stato diffuso lo spot ufficiale, prodotto con la regia di Zavvo Nicolosi e Giovanni Tomaselli, che ha veicolato l’importanza del rispetto dell’ambiente facendo ricorso alla “liscìa catanese”. Un secondo contenuto video, invece, ha visto la partecipazione dei musicisti del Teatro Massimo Bellini, del Conservatorio Vincenzo Bellini di Catania e dei volontari del Comitato Cittadino Federico II “Catania al Centro”.
A breve su strada, metropolitana e bus comparirà il claim “Catania è casa”: “Questa campagna parte oggi e durerà a lungo – ha fatto sapere Maria Elena Nicotra, digital communication specialist di Industria 01 –. Lo fa con poche semplici azioni: affissioni dal visual essenziale, contemporaneo e in stile manifesto; un QR riportato sui manifesti che darà accesso a contenuti multimediali; un sito web, cataniaecasa.it; spot e video social che vorranno diffondere i messaggi forti della campagna stessa, per promuovere le buone pratiche che ci aiutano a preservare le bellezze della nostra città e il futuro. Ci auguriamo possano essere amplificate grazie all’adv social, agli influencer e ai content creators”.
Per il presidente del consiglio comunale, Sebastiano Anastasi, questo potrebbe aiutare i catanesi dalla piaga che li affliggerebbe: “È vero che le popolazioni del Sud rispettino meno le regole rispetto a quelle del Nord, ma non certo per una questione biologica – ha concluso –. (…) Dobbiamo superare il complesso dei vinti”.